È stata l’inchiesta che ha messo a dura prova la tenuta della Giunta pentastellata di Roma. Sabato 10 novembre è il giorno della verità - quantomeno giudiziaria - per la sindaca Virginia Raggi, accusata di falso nel procedimento sulle nomine. Il Tribunale monocratico, infatti, emetterà la sentenza dopo una istruttoria in cui si sono sfidati l’accusa, che la ritiene colpevole di falso nella nomina di Renato Marra - fratello del suo ex braccio destro Raffaele - alla direzione Turismo del Campidoglio, e difesa, che invece rivendica quella nomina, escludendo di aver compiuto un falso. La vicenda ha origine a dicembre 2016.
15 dicembre 2016 - La squadra mobile in Campidoglio: si cercano gli atti delle nomine
Le cronache portano all’attenzione presunte irregolarità nella gestione delle nomine fatte dalla neo insediatasi giunta penstastellata
di Virginia Raggi. Il 15 dicembre 2016 la Squadra mobile acquisisce in Campidoglio i documenti, tra gli altri, di Salvatore Romeo, ex capo segreteria. Il braccio
destro della Raggi, ex responsabile per le attività di controllo delle società partecipate del Comune, viene portato nell’arco
di poche settimane da un compenso lordo di 39mila euro annui a 120mila, poi tagliato a 93mila con una seconda deliberazione
di Giunta.
19 dicembre 2016 - S’indaga anche sulla nomina di Renato Marra al Turismo
Il 19 dicembre 2016 c’è il colpo di scena. A pochi giorni dall’arresto di Raffaele Marra - ex eminenza grigia del Campidoglio nonché fedelissimo di Virginia Raggi con delega al personale – la Procura di Roma apre
un nuovo fronte d’indagine sulle nomine: sotto accertamento finisce l’assunzione di Renato Marra, fratello di Raffaele, alla
Direzione Turismo del Comune. Nel mirino finisce anche la dichiarazione della Raggi all’ufficio Anticorruzione del Comune, con cui assicurò di aver provveduto autonomamente alla nomina di Renato Marra, con Raffaele Marra che aveva avuto un ruolo
di «pedissequa esecuzione» dei suoi ordini.
21 dicembre 2016 - Cantone scrive ai pm: irregolare la nomina di Marra
Il 21 dicembre 2016Cantone segnala alla Procura l’irregolarità nella nomina del fratello dell’ex braccio destro della Raggi. Raffaele Marra, da responsabile del Personale del Campidoglio, era in «palese conflitto d’interessi» quando ha partecipato
alla nomina di suo fratello Renato, vicecomandante della polizia municipale, a capo della direzione Turismo del comune di
Roma. La sindaca Virginia Raggi lo sapeva, avendo ammesso di essere a conoscenza del rapporto di parentela tra i due Marra
«sin dal giorno dell’insediamento», e «avrebbe dovuto esonerare il dott. Marra da ogni partecipazione, anche se solo “meramente
pedissequa”, all’atto di nomina del fratello».
24 gennaio 2017 - Virginia Raggi indagata
Il colpo di scena è del 24 gennaio 2017: la Procura di Roma notifica alla sindaca l’avviso di garanzia per la nomina di Renato Marra, con la duplice imputazione di abuso d’ufficio e falso nelle comunicazioni all’Ufficio prevenzione
corruzione del Campidoglio. Del solo reato di abuso d’ufficio risponde anche l’ex vice capo di gabinetto ed ex direttore del
personale Raffaele Marra, già arrestato a dicembre 2016 con l’accusa di corruzione.
25 gennaio 2017 - Marra era già stato incaricato di organizzare le nomine
Il 25 gennaio 2017 emergono nuovi particolari dell’indagine. Già un mese prima dell’elezione di Virginia Raggi, il superburocrate del Campidoglio,
Raffaele Marra, aveva avuto l’incarico dal “raggio magico” di «studiare» la normativa per le future nomine degli stretti collaboratori
del sindaco. Ne parlava a metà maggio 2016 con Salvatore Romeo, quello che poi sarebbe passato da funzionario comunale a capo
segreteria della prima cittadina M5S. È l’informativa del Nucleo investigativo dei carabinieri a restituire retroscena dei
rapporti intercorsi tra Virginia Raggi e Raffaele Marra.
2 febbraio 2017 - L’interrogatorio di Raggi: saltano fuori le “polizze” di Romeo
Il 2 febbraio 2017 Raggi finisce sotto interrogatorio per la vicenda Marra e per la nomina di Romeo a capo segreteria. Ed è in quella fase che i pm contestano l’esistenza di più polizze vita, con beneficiaria la sindaca Raggi,
sottoscritte da Romeo. La ricostruzione preliminare dei pm è la seguente: a gennaio 2016 Romeo indica la Raggi beneficiaria
delle polizze sulla vita; a febbraio, invece, ci sono le cosiddette “comunarie”, le primarie con cui gli attivisti del Movimento
5 Stelle hanno indicato la Raggi come candidata alle successive elezioni comunali di giugno della Capitale; a luglio, con
l’insediamento della Giunta pentastellata, Romeo passa da funzionario con delega al controllo delle società partecipate (39mila
euro annui) a capo segreteria (93mila).
8 febbraio 2017 - Nuovo avviso di garanzia per la Raggi: s’indaga sul caso Romeo
L’8 febbraio 2017 piomba sulla prima cittadina un nuovo capo d’imputazione, per concorso in abuso d’ufficio con Salvatore Romeo per la sua
nomina a capo segreteria. Il sospetto di chi indaga è che si dovessero superare alcuni ostacoli, come il ruolo di Laura Benente,
ex capo del Dipartimento risorse umane, che risulta scavalcata nella predisposizione della delibera di assunzione di Romeo
(n. 19) da un altro funzionario: Gianluca Viggiano, amministrativo molto legato a Raffaele Marra, il superburocrate arrestato
a dicembre 2016.
20 giugno 2017 - Caso Marra e Romeo: chiuse le indagini
Il 20 giugno 2017 la Procura della Repubblica di Roma notifica alla sindaca Virginia Raggi l’avviso di chiusura indagini preliminari per le
nomine di Marra e Romeo. L’atto giudiziario, in particolare, è propedeutico alla successiva richiesta di rinvio a giudizio.
In questa fase i magistrati valutano attentamente la vicenda Romeo, che presenta aspetti ancora poco chiari.
28 febbraio 2017 - I pm chiedono il processo per il caso Marra e l’archiviazione per Romeo
Il 28 febbraio 2017 la Procura formalizza la richiesta di rinvio a giudizio per Virginia Raggi, con l’accusa di falso in merito all’indagine
sulla nomina di Renato Marra alla direzione Turismo del Comune di Roma Capitale. Parallelamente i pubblici ministeri presentano
una richiesta di archiviazione per l’inchiesta sulla nomina di Salvatore Romeo, le cui polizze intestate alla Raggi avevano
sollevato solamente tante ombre ma nulla di più.
10 febbraio 2018 - Il Tribunale archivia l’indagine Romeo, la Raggi: «Un anno di fango»
Il 10 febbraio 2018 il Tribunale di Roma archivia definitivamente l’inchiesta sulla nomina di Salvatore Romeo a capo segreteria. La Raggi si
sfoga in un commento: «Il Tribunale ha cancellato più di un anno di schizzi di fango». Ha aggiunto di essere stata «vittima
di ricostruzioni fantasiose e insulti perché avevo nominato Romeo nella mia segreteria politica. Oltre un anno di accuse da
parte di politici e dei tanti “soloni” che, dalle loro comode poltrone negli studi e salotti tv, pontificavano su materie
che evidentemente non conoscono».
21 giugno 2018 - Parte il processo per la nomina di Marra
Il processo alla sindaca Virginia Raggi inizia il 21 giugno 2018. Una istruttoria durata cinque mesi, che termina sabato 10 novembre con la sentenza del Tribunale monocratico della Capitale
d’Italia.
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