Ci sono Old John e Bip Benjamin, Uncle Joseph e persino Anita Garibaldi. Ecco a voi la svolta pop del Marsala. Chi ha detto
che il vino inventato nel 1773 da John Woodhouse fa buona compagnia solo agli amanti dei dolci fatti in casa (insuperabile
materia prima dei migliori zabaioni?).
Oggi il Marsala è buon amico dei bartender più hipster. Entra di rigore sui banconi dei cocktail bar e vive una nuova giovinezza.
Non a caso uno dei più noti produttori storici, Pellegrino, ha messo sul mercato Marsala Revolution, una nuova linea che propone un modo diverso di vivere il celebre vino fortificato.
La linea si ispira ai cinque celebri pionieri che ne hanno fatto la storia: Woodhouse appunto, Benjamin Ingham e Joseph Whitaker,
che lo diffusero nel mondo e poi l'ammiraglio Nelson - grande bevitore di Marsala - e Anita Garibaldi. Quest'ultima a ragione
del fatto che tradizione vuole, nel 1860, un'accoglienza con un calice del famoso vino per il marito che sbarcava in città.
Un nuovo modo di berlo nei cocktail e long drink
Marsala Revolution intende proporre dunque modi alternativi di degustare il vino liquoroso: da aperitivo, da meditazione,
da fine pasto. Oppure come inaspettato ingrediente di long drink e cocktail. In abbinamento dolce-acido nella miscelazione
anglosassone o dolce-amaro in quella di stile italiano. “La sua caratteristica nota ossidata e persistente - sottolinea Cantine
Pellegrino 1880 - si sposa egregiamente con mezcal e whisky”. Mentre introduce un gusto insolito a i drink con gin e distillati
più freschi.
Un bel modo per rivitalizzare la storia del marsala iniziata con John Woodhouse, commerciante inglese giunto nel 1773 in Sicilia
per dare avvio a fiorenti scambi commerciali di mandorle, miele, olio e tonno con la madrepatria. Una tempesta costrinse la
sua nave, il brigantino inglese “Elizabeth”, a trovare rifugio nel porto di Marsala. Qui rimase colpito dalla bontà del perpetuum,
un vino di elevata alcolicità prodotto dai contadini della zona, simile al Porto e al Madera, tanto da volerlo esportare in
Inghilterra. Per evitare che il vino potesse alterarsi durante il lungo viaggio in mare, aumentò la gradazione alcolica con
l'aggiunta di un po' di spirito di vino. Ed è così che nacque il primo vino marsala.
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