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Dossier Duello alla caffeina in Cina: la startup Luckin Coffee sfida Starbucks

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Dossier | N. 57 articoli Il mondo del caffè

Duello alla caffeina in Cina: la startup Luckin Coffee sfida Starbucks

Starbucks ha superato il traguardo dei 30mila locali nel mondo. L’ultima caffetteria inaugurata è a Shenzen, un mercato dai grandi numeri ma dove la concorrenza è agguerrita. In prima fila c’è Luckin Coffe, una startup di Pechino, che in poco più di un anno, proponendo una formula low cost rispetto a quella dell’azienda di Seattle e con prezzi inferiori del 40%, sta mettendo a dura prova il business americano. Tra i competitor anche le catene di fast food come ad esempio Burger King, che al prezzo di un frappuccino negli Stati Uniti, circa 5 dollari, offre ai clienti un abbonamento per bere un caffè al giorno per un mese.

La strategia di Starbucks per contrastare gli avversari, racconta il ceo Kevin Johnson, è quella di proporre ai consumatori nuovi prodotti come il recente Cloud Macchiato, riducendo ai minimi la fase di creazione e test, e continuare ad espandersi nel mondo, sopratutto in Cina dove viene aperto un locale ogni 15 ore.

Starbucks ora serve caffè, cappuccino e altre decine di bevande calde e fredde a base di caffè e té accompagnati da snacks e piccola pasticceria, a oltre 100 milioni di clienti in 78 mercati al mondo. Fiore all’occhiello dell’azienda sono le tre Roastery Reserve aperte a Milano, New York e il mese scorso a Tokyo.

Luckin Coffee invece punta su piccoli negozi posizionati in shopping centre e centro direzionali, sui pagamenti via mobile- App (con promozioni e incentivi) e la consegna a domicilio. E la formula cinese, come racconta il Wall Street Journal, sembra funzionare. La guerra “della caffeina” è appena iniziata.

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