Meno male che c'è la Scintillante Dea, l'Atalanta, a tenere alta la bandiera nerazzurra: così non si deve far le pulci ancora
all'Inter, che una volta, almeno, era una simpatica pazzerella, adesso è solo una noiosa snob, con tutti quei pareggi sbiaditi
che le mettono a rischio perfino il terzo posto. Un merito però l'Inter ce l'ha: che con i suoi passettini da vecchia zoppetta
riesce ancora a dare un brivido alla corsa Champions, l'ultimo atto, a parte la retrocessione, di un campionato pronto per
gli archivi
Peggio sta il Milan, con Gattuso sempre più intristito da quella banda di mollaccioni che gli tocca allenare. Oggi contro
Bologna deva penare ancora. E con la Champions ormai sempre più lontana. A proposito di pena, che figuraccia la Lazio, stracciata
dalla Dea Atalanta. I laziali si “scansano”, aveva maliziosamente anticipato il tecnico della Roma, Ranieri, temendo il peggio.
Magari, si fossero scansati. È che erano proprio alla frutta. Come Salvini e Di Maio se vanno avanti a litigare così. Il problema
della Lazio è che il 15 maggio dovrà rigiocare contro l'Atalanta nella finale di Coppa Italia. Quindi, è meglio che torni
velocemente dalle vacanze.
Finiamo con un dovuto riconoscimento alla Juventus che, in tempi rapidissimi, ha fatto identificare lo stolto che durante il derby col Torino aveva mimato un aeroplanino per irridere alla tragedia di Superga. Tutti i dati sono poi stati passati alla polizia. Bene, una azione ben fatta e condivisibile. Resta una considerazione: ma allora le società, quando vogliono davvero fare qualcosa di concreto contro gli ultrà, ci riescono. Non è vero che hanno sempre le mani legate, che tutto è inutile, che non c'è niente da fare. Forza allora, fatelo sempre.
© Riproduzione riservata