Notizie ItaliaLo sport per credere nel riscatto sociale
Lo sport per credere nel riscatto sociale
di Roberto Galullo | 6 marzo 2014
Utilizzare lo sport come mezzo educativo e di aggregazione ma anche come opportunità professionale. È con questo obiettivo che il 20 febbraio è stata inaugurata all'interno dell'istituto penale minorile Malaspina di Palermo una palestra completamente ristrutturata e dotata di nuove attrezzature sportive.
L'iniziativa è stata realizzata grazie al progetto "Terzo Tempo" che la Uisp (Unione italiana sport per tutti) ha avviato a maggio 2013 in otto città italiane e che in Sicilia sta coinvolgendo due istituti minorili di Palermo e Catania.
Il progetto, grazie al sostegno della Fondazione con il Sud e l'onlus Enel cuore, mira alla riqualificazione di spazi per la pratica motoria all'interno delle strutture detentive, avviando contemporaneamente un programma di attività non solo sportive, di formazione e di inserimento lavorativo.
«Questo progetto ha una concretezza reale e una grande importanza – ha detto l'assessore regionale siciliano allo Sport, Michela Stancheris – e il mio impegno qui serve a dare risonanza a un'iniziativa che può essere presa come esempio da altri istituti».
«L'istruttore qui diventa un educatore e un modello – ha spiegato Gianfranco Verace, coordinatore delle attività sportive – per questo oltre a permettere ai giovani detenuti di poter fare sport cercheremo di dare loro un'opportunità professionale attraverso un corso di formazione tecnico sportiva della durata di 300 ore per tre anni». Gli istruttori dell'Uisp nella seconda fase del progetto – che dovrebbe essere avviata tra un mese circa – daranno nozioni tecniche di base per consentire ai ragazzi, una volta scontata la propria pena, di lavorare in una palestra nel settore sportivo in cui hanno scelto di specializzarsi. Ma le attività di recupero non si fermano qui. Al carcere minorile Malaspina verranno anche atleti detentori di titoli mondiali proprio per dare un messaggio di speranza e un modello di vita umano e professionale ai ragazzi.
All'evento sono intervenuti anche l'assessore allo sport del Comune di Palermo, Cesare La Piana, il responsabile nazionale politiche sociali, educative e giovanili della Uisp, Fabrizio De Meo, il vice presidente del Coni Sicilia, Orazio Arancio, il direttore dell'istituto penale minorile Malaspina, Michelangelo Capitano e il presidente dell' Uisp Sicilia, Fabio Maratea.
Proprio quest'ultimo, sul sito www.usip.it ha sintetizzato il percorso palermitano del progetto. «Il progetto è partito a Palermo nel maggio 2013 – ha affermato Maratea – e dal luglio successivo si sono tenute le attività in piscina fino a settembre, quando sono iniziati i lavori della palestra, le attività sono poi proseguite all'esterno grazie al tempo mite, infatti l'Istituto ha un atrio disponibile per questi usi. Adesso finalmente abbiamo la possibilità di utilizzare l'impianto per svolgere attività al chiuso. Gli obiettivi dei prossimi due anni di attività sono il mantenimento del servizio di attività motoria, che ha un grande valore per i minori che si trovano rinchiusi in una struttura tutto il giorno, fa bene ed aiuta anche a livello psicologico. Il secondo obiettivo importante che perseguiamo è individuare figure che possano essere formate e a cui rilasciare brevetti sportivi da utilizzare una volta usciti dal carcere come percorso professionale e lavorativo».