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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2010 alle ore 16:40.
:Un piccolo villaggio medievale con 397 persone ha ottenuto la banda larghissima a 40 Mbps, investendo di tasca propria: accade a Lyddington, nella contea di Rutland, in Inghilterra. Si sono rivolti a un provider locale, Rutland Telecom, che ha portato in 200 case una soluzione Vdsl, laddove prima navigavano al massimo a 50 Kbps. Il villaggio ha speso 37mila sterline per avere linee a banda larga fino alle case. Non solo accesso a internet, ma anche tv su ip e telefono: l'armadio a banda stretta di Bt è stato così scavalcato dalla nuova soluzione. Rutland Telecom dice di esserci riuscita perché ha un contatto più ravvicinato con le comunità locali, con cui dividere i costi di infrastruttura. Ha dotato di banda larghissima l'armadio, con un mix di tecnologie, fibra ottica e wireless. Dopo l'avventura di Lyddington, Rutland Telecom dice di essere stata sommersa di richieste da comunità in digital divide. Banda larghissima che arriva su iniziativa di comunità locali è cosa comune in altri Paesi europei, in particolare in Germania, dove le municipalità hanno diffuso la fibra nelle case (mentre Deutsche Telecom si è concentrata sulle Vdsl). In Italia ci sono i progetti di network di nuova generazione della Regione Lombardia e del Comune di Trento. Reti banda larga già realizzate su iniziativa delle comunità locali, contro il digital divide, da noi sono il frutto per ora di accordi tra Pa e operatori wireless: WiMax, Hiperlan e, tra i gestori mobili, Vodafone (che la settimana scorsa ha siglato anche con la Provincia di Trento).