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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2010 alle ore 16:37.
L'EMAIL, IDEATA DA Ray Tomlinson, HA FATTO CROLLARE LA CORRISPONDENZA SU CARTA Un colosso dell'outsourcing tecnologico e logistico nato all'ombra del "Colosseo quadrato". È la nuova veste di Poste Italiane, la terza società al mondo di servizi postali (dopo Deutsche Poste e Japan Post, ma ben prima di La Poste francese e di Royal Mail britannica), che ha vissuto un periodo di intenso risanamento, sfociati adesso in otto anni consecutivi di bilanci in nero dopo 50 di rosso profondo, e una scadenza capitale il prossimo primo gennaio 2011 (la completa liberalizzazione del mercato postale italiano) che impone una decisione. Cosa vuole fare Poste Italiane da grande?
Una soluzione è nelle dotazioni tecnologiche, sviluppate negli anni passati e oggi diventate un asset fondamentale. Da Poste Italiane dicono che l'obiettivo è diventare un'azienda di servizi ad alto valore aggiunto che, valorizzando al massimo i suoi asset fondamentali e in particolare la presenza capillare sul territorio, soddisfi le specifiche necessità della clientela tutta, nelle sue molteplici articolazioni, con una ampia e integrata offerta di servizi costruiti sulle proprie competenze logistico-postali, finanziarie e di gestione dei processi di outsourcing.
L'esperienza che sta trasformando Poste anche in un gestore di servizi in outsourcing per le aziende nasce internamente e nel campo della pubblica amministrazione. Negli ultimi anni Poste ha gestito il processo di notifica degli atti amministrativi e giudiziari per la Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri e 220 Polizie Municipali; il Servizio integrato notifiche (Sin), che gestisce 20 milioni di atti ogni anno mediante acquisizione delle comunicazioni tramite canali telematici dedicati, stampa/imbustamento/recapito e notifica degli atti, rendicontazione degli esiti di consegna e dei pagamenti, archiviazione fisica e sostitutiva delle comunicazioni inviate, al libretto sanitario elettronico sperimentale a Treviso, ai certificati anagrafici online per il comune di Milano o alla gestione in outsourcing di buona parte del servizio di posta elettronica certificata (Pec) che il Governo eroga a milioni di cittadini.