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Questo articolo è stato pubblicato il 27 maggio 2010 alle ore 08:11.
Pompei come simbolo dell'Italia che non funziona, di un paese che potrebbe fondare il suo rilancio anche sulla forza dei beni culturali e invece si adagia. L'area archeologica, dichiarata patrimonio del l'Umanità dall'Unesco, è tra i siti culturali più visti con oltre 2,5 milioni di visitatori in gran parte stranieri. Da qui si sta diffondendo che da Pompei possa partire un segnale positivo per tutto il paese.
«Per questo l'anno scorso è nata l'Associazione per Pompei, per iniziativa di Mecenate 90 e di un gruppo di imprenditori campani, lombardi, emiliani, laziali, pugliesi consapevoli che Pompei sia un problema dell'Italia, delle istituzioni pubbliche ma anche delle imprese, dei cittadini», spiega Grazia Bottiglieri Rizzo, presidentessa della neonata associazione. «L'obiettivo è anche quello di sollecitare progetti che migliorino l'accoglienza dei visitatori, la conoscenza dell'immenso patrimonio archeologico, la sicurezza, investendo nell'uso di nuove tecnologie».
Queste ultime infatti possono riprodurre in maniera affidabile le dimensioni fisiche e le informazioni per capire ed elaborare progetti e suggestioni sui beni culturali. Si realizza, in questo modo, una contaminazione tra educazione, formazione, conoscenza, cultura e intrattenimento. Cade la distinzione tra tempo di lavoro e tempo libero. I beni culturali si devono trasformare in esperienze, prodotti, processi ai quali si possa prendere parte: per capirne la natura e per dilatare il proprio modo di capire da parte dei fruitori.
Con questa consapevolezza l'Associazione per Pompei propone un esperimento collettivo per verificare quanto e come si possano rendere praticabili queste ipotesi di lavoro. Una selezione competitiva di idee e progetti che lancia anche una piccola innovazione. Seleziona l'intangibile creato dalle persone e non solo i prodotti progettati e realizzati dalle imprese che governano le nuove tecnologie. Aprire questa finestra agli individui, parallela e contemporanea a quella offerta alle imprese, è la testimonianza che nel mondo dell'intangibile cade la barriera all'ingresso per chi voglia cimentarsi con la creazione di cose mai viste.