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Questo articolo è stato pubblicato il 01 giugno 2010 alle ore 16:51.
L'appuntamento con la Top500 dei computer più potenti del mondo, stilato da un gruppo di ricercatori di alcune delle più prestigiose università del mondo, è puntualmente arrivato in occasione della conferenza International Supercomputing Conference di Amburgo.
E la novità che emerge dall'edizione numero 35 arriva dalla Cina. Il sistema "Nebulae", attivo presso il National Supercomputing Centre di Shenzhen, è stato infatti classificato al secondo posto assoluto con una capacità di 1,27 Petaflop (e un picco di prestazioni che toccherebbe 2,98 Petaflop), l'unità di misura che esprime la potenza di calcolo dei computer.
Basato su processori Intel Xeon 5650 e acceleratori di Gpu NVidia, questa poderosa macchina tecnologica è la punta di diamante di una squadra di 24 sistemi che la Cina può oggi vantare nella Top500 dei supercomputer: solo Stati Uniti, Regno Unito e Francia possono esibire numeri maggiori e la Germania – dove è installato al Forschungszentrum Juelich il noto BlueGene/P di Ibm, capace di 825,5 teraflop e quinto in classifica - è la nazione che condivide con il grande Paese asiatico la poltrona di quarta forza. La Cina si candida quindi a recitare un ruolo di primo piano anche in questo in questo specifico settore anche se il gap con gli Usa, che hanno 282 delle 500 macchine del ranking, e l'Europa nel suo complesso (144 sistemi) è ancora evidente. Ma minore rispetto a soli sei mesi fa.
Amd batte Intel: suoi i processori della macchina più potente del mondo
Il supercomputer più performante al mondo si conferma Jaguar, un computer costruito dall'americana Cray di stanza al Department of Energy's Oak Ridge Leadership Computing Facility del Tennessee: sfrutta processori Amd Opteron a sei core per raggiungere prestazioni fino 1,75 Petaflop (e un picco di 2,3 Petaflop). Sebbene il numero di macchine con a bordo chip a sei o più cervelli sia in aumento, ben 425 sistemi della Top500 sono invece basati su Cpu quad core. Quanto alla perenne sfida fra le due società californiane del silicio, è sì vero che l'81% dei supercomputer censiti fa uso di componenti Intel ma quello più potente (e quattro fra i primi 10) sono equipaggiati con le soluzioni di Amd. Quanto infine ai produttori di questi sistemi con prestazioni da record, Hewlett-Packard ha ceduto lo scettro a Ibm: fra i primi 500 in classifica, la casa californiana ne firma 185, Big Blue 198.