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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2010 alle ore 08:08.
Antonio Dini
MILANO
La riscossa di Intel per il mondo dei tablet parte da Taiwan. È qui che, durante la più importante conferenza hi-tech asiatica, Computex, il colosso di Santa Clara ha deciso di annunciare una nuova famiglia di processori ultrasottili, a basso consumo e costruiti con architettura "system on a chip" (che integra tutte le componenti tipiche di un computer su un unico wafer di silicio). Il nome in codice è "Oak Trail", seguono di poche settimane il lancio della linea "Moorestown" e rappresentano l'ultima evoluzione della famiglia Atom. Intel da tre anni utilizza i processori Atom su netbook e portatili a basso consumo, ma finora non è ancora riuscita a convincere i partner tecnologici che i suoi prodotti siano migliori di quelli del concorrente Arm nel settore dei telefoni cellulari intelligenti e dei tablet.
La stessa Apple, che con Intel ha stretto un accordo strategico di fornitura dei processori per i suoi computer Mac, invece prima con iPhone e poi con iPad ha scelto di utilizzare processori differenti. Addirittura, con iPad ha deciso di creare lei stessa una variazione chiamata "A4" del modello Arm Cortex 8, che viene prodotto per lei da Samsung.
Adesso il mercato dei tablet e degli apparecchi da casa, come televisori intelligenti e set-top-box, è ricco e affollato: oltre allo scontro fra sistemi operativi (Windows 7 contro Android di Google, soprattutto), c'è anche quello tra processori. Google ad esempio progetta una sua "Google-Tv", con processore Arm, sistema operativo Chrome Os e accesso a internet integrato.
In questo settore specifico fa concorrenza all'architettura Arm e alle aspirazioni della stessa Intel anche un altro consorzio di produttori: Ibm con Toshiba e Sony ha i processori "Cell", utilizzati come cuore della Playstation 3 e anche, per adesso in maniera relativamente timida, come cervello pensante per le televisioni del futuro in 3D e Hd di Sony e di altri produttori asiatici.
L'opportunità principale per Intel rimane però quella dei tablet: l'anello di congiunzione tra computer ed elettrodomestici, che forse segnano l'ultima tappa nell'evoluzione del Pc verso quest'ultima categoria. Il mercato dei tablet "aperto" da Apple secondo gli analisti vale fino a 10 miliardi di dollari, una torta troppo grande perché Intel non voglia ritagliarsene una fetta generosa.