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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2010 alle ore 19:00.
Un carica batterie per telefonini sicuramente originale. Non tanto nelle sue fattezze estetiche bensì per i suoi modi d'uso. Il Bicycle Charger Kit sviluppato da Nokia è infatti un dispositivo dotato di apposito laccio ed alloggiamento per fissare il cellulare al manubrio di qualsiasi bicicletta: collegato tramite filo alla dinamo posta sulla ruota anteriore genera ad ogni colpo di pedale l'elettricità che ri alimenta la pila del terminale mobile. Per avviare il sistema di ricarica, spiega in una nota il produttore finlandese, si deve raggiungere una velocità di almeno sei chilometri l'ora, mentre la quantità di energia prodotta dipende dal tipo di batteria integrata nel telefono. Pedalando per 10 minuti al giorno a 10 chilometri all'ora si genera comunque in media una carica di circa 30 minuti di comunicazione, l'equivalente di 37 ore in modalità stand by. Più si pedala e più è elevata la velocità toccata maggiore sarà la carica prodotta.
Il particolare caricatore è compatibile con qualsiasi telefono Nokia che dispone di "jack" (la piccola presa dove si infila lo spinotto del tradizionale alimentatore) da due millimetri. Nella confezione del prodotto, che dovrebbe costare nell'ordine dei 18 dollari ed essere in vendita (nei negozi e on line) a partire da fine anno, sono forniti tutti gli accessori necessari per fissare il tutto al manubrio della bici. Nokia, recita ancora il comunicato emesso dalla società, promuoverà la sua ultima innovazione ecocompatibile soprattutto nelle aree del mondo dove le due ruote senza motore sono il principale mezzo di trasporto. In realtà il caricatore "green" del primo produttore al mondo di cellulari non è una primizia assoluta: Motorola, nel 2007, presentò al Consumer Electronics Show un dispositivo con le medesime funzionalità di quello oggi presentato dal gigante finlandese mentre la californiana Dahon lanciò sul mercato nel settembre dello stesso anno il suo Biologic FreeCharge, apparecchio per caricare gadget tecnologici sfruttando l'energia prodotta dalla dinamo di una comune bicicletta.