Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2010 alle ore 08:19.
IL FESTIVAL DEL FILM ECOLOGICO NASCE
13 ANNI FA DALL'INTUIZIONE DI Gaetano Capizzi CHE NE È IL DIRETTORE Due premi su tre al miglior documentario sono stati assegnati a donne. Il primo ad Anastasia Piazzotta, responsabile della sezione video di Feltrinelli Editore, e con un passato da caporedattore alla Fandango Libri e Fandango Doc. Il secondo a Florencia Santucho, classe 1980, produttrice esecutiva di tanti documentari italiani realizzati in Argentina, che ha da poco fondato una casa di produzione cinematografica, la Mallku Films. Il terzo invece l'ha conquistato Maurizio Pallante, fondatore del Movimento per la decrescita felice, di cui dirige la casa editrice.
Avete indovinato di che festival stiamo parlando? Si tratta del l'evento della settimana per gli amanti della "green economy" fatta pellicola: il Festival CinemAmbiente, che quest'anno si sposta da ottobre a giugno (dal 1º al 6 a Torino) per festeggiare il 5 di questo mese la Giornata mondiale dell'ambiente proclamata nel 1972 dal l'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Sono passati tredici anni dall'intuizione di Gaetano Capizzi, direttore del Festival, e nel frattempo l'appuntamento si è evoluto, ha proposto migliaia di film e ospitato centinaia di registi e personalità, differenziando le proprie attività. Ha creato progetti come Cinemambiente Tour, che organizza eventi su tutto il territorio nazionale, Cinemambiente Tv, che offre la possibilità di proiettare in classe centinaia di film a tematica ambientale, ed Ecokids, che dedica alle scuole proiezioni seguite da approfondimenti condotti da esperti.
Questa edizione, in particolare, propone il "the best of" della produzione internazionale. Per esempio film vincitori di Oscar o reduci da passerelle internazionali come il Sundance o la Berlinale: «The end of the line» di Rupert Murray, documento bruciante sul rischio di estinzione di molte specie di pesci, diventato un caso in Inghilterra e viste le acque in cui corre l'America... di un'attualità sconcertante. E ancora, ci sarà il vincitore dell'Al Gore Reel Current Award «Garbage Dreams» di Mai Iskander, documentario sui "garbage people" che al Cairo raccolgono circa tre tonnellate di materiale di scarto al giorno. E ancora, «Big River Man» di John Maringouin, vincitore del Sundance 2009 racconta la traversata del Rio delle Amazzoni a nuoto per 6.000 km di Martin Strel, detto dagli indios uomo pesce, eroe e show man in Slovenia, non esattamente il nuotatore tipo perché parecchio sovrappeso e gran bevitore.