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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2010 alle ore 08:14.
«Datemi una radio e vi solleverò il mondo!» avrebbe detto Archimede (Pitagorico?). A questo devono aver pensato gli ideatori di Ustation, Elena Bravetta (che viene da Radio 110 Torino), Gianluca Reale (da Radio Zammu Catania), Tiziana Cavallo (da Radio Fuori Aula Network Verona) e Romeo Perrotta (da Facoltà di Frequenza Siena, la prima radio universitaria in Italia).
Ustation è il primo media network universitario nato all'interno di Working Capital (programma per l'innovazione di Telecom Italia) che integra la crossmedialità ai media classici; tanto che, per dirne una, ha già prodotto «Universication» il programma televisivo che, dalle università, è sbarcato diretto su La7.
«Ci siamo incontrati qualche anno fa a RadUni, il festival delle emittenti universitarie, da lì l'idea di essere un moltiplicatore», dice Reale.
Ustation infatti aggrega contenuti audio e video realizzati dagli studenti, all'interno delle radio e delle tv d'ateneo. Il processo è dal basso «le news si formano in modalità Ucc-University Created Content», in pratica le singole radio-antenne mandano le notizie che poi vengono inserite in un palinsesto «aperto ai contributi dei singoli producer-studenti».
«Il portale www.ustation.it è nato con l'obiettivo di creare un media con basi locali, non governate dai grandi sistemi, per produrre contenuti "autonomi» e, chiude Reale «i media universitari sono come la radiofonia degli anni Settanta, l'epoca d'oro delle radio libere (due per tutte, Radio Aut di Peppino Impastato e Radio Alice di Bologna ndr)».
Il network «è basato su un processo di federazione. Abbiamo 40 università-antenne, che fanno informazione con le ultime tecnologie, tipo il mobile (...) e i game, l'edutainment saranno le "leve" del futuro», dice Bravetta.
Il media-teorema di Ustation è facile: contenuti prodotti dagli utenti in modo crossmediale con un auto-prodotto che supera i limiti degli strumenti e arriva fino alla tv generalista e, infatti, continua Bravetta, «su queste basi abbiamo creato "Universication" (www.universication.it), in quella trasmissione abbiamo raccontato le storie di quegli studenti che fanno informazione (...)» (nelle puntate, infatti, i quattro redattori erano ripresi in tutto il processo, dal backstage alla messa in onda ndr).