Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2010 alle ore 15:08.
Dalla seconda metà di giugno arriva sul mercato italiano la famiglia di televisori Serie 9000 di Samsung: si tratta dei modelli top di gamma del 2010 della collana Led del produttore coreano. Tre diversi formati di schermo - 40, 46 e 55 pollici – e due prerogative tecniche che ne decretano lo status di apparecchi da prima fila sugli scaffali di vendita. La prima riguarda la capacità di riprodurre in alta definizione immagini in tre dimensioni e quella di convertire in tempo reale (tramite apposito tasto sul telecomando) qualsiasi contenuto tradizionale in tridimensionale con un livello di qualità prossimo a quello garantito dalla riproduzione di film o eventi prodotti in tecnologia 3D. La seconda ha invece a che fare con il fattore design (lo chassis è stato realizzato in titanio spazzolato) e più precisamente con il profilo di questi televisori, il cui spessore è stato ridotto a meno di otto millimetri (nella parte più sottile del pannello).
A fare della Serie 9000 la nuova ammiraglia dell'offerta Samsung contribuiscono quindi il processore a 200 Hz, il doppio tuner digitale, la piattaforma Internet@TV per accedere a selezionati contenuti Web tramite, la connettività Wi-Fi, la compatibilità con il protocollo Dlna per il media streaming e la possibilità di registrare e riprodurre contenuti audio e video direttamente da chiavetta Usb. La ciliegina sulla torta è il telecomando "touchscreen" con display a colori da tre pollici da cui poter controllare tutti i file video trasmessi al Tv dagli apparecchi digitali presenti in casa. Quanto ai prezzi di listino, non sono certo quelli oggetto di mille promozioni in questi giorni nei grandi magazzini: il modello più piccolo costa infatti a listino 3.999 euro, per il 46 pollici si sale a 4.999 euro e servono infine 5.999 euro per portarsi a casa l'extra large da 55 pollici.
Una spesa non indifferente e sicuramente non per tutti: sarà curioso vedere se fra sei mesi questi prezzi rimarranno tali o subiranno sostanziosi ritocchi verso il basso se il fenomeno 3D (Samsung è la prima azienda di Tv a diffondere in streaming i contenuti del nuovo canale satellitare free-to-air 3D di Ses Astra, lanciato a inizio maggio) non prenderà diffusamente piede nelle case degli italiani.