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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2010 alle ore 08:08.
MILANO
È guerra dei prezzi fra e-book reader, i lettori digitali per i libri elettronici. Dopo il lancio di iPad da parte di Apple (che proprio ieri ha annunciato i 3 milioni di pezzi venduti nel mondo), Amazon e il colosso del retail Barnes & Noble ritoccano sensibilmente verso il basso il prezzo dei loro apparecchi. Negli Usa così Kindle di Amazon passa da 260 a 190 dollari per il modello con schermo da 6 pollici, mentre Barnes & Noble toglie 60 dollari al suo Nook (commercializzato solo negli Usa), portando il prezzo tasse escluse a 150 dollari per il nuovo modello.
Troppo poco e troppo tardi, obiettano i critici e sottolinea il mercato (entrambi i titoli hanno perso punti nella sessione di Borsa di ieri l'altro), osservando che Apple da sola è riuscita a catturare in 80 giorni tre milioni di clienti con un apparecchio molto più costoso ma dalla dotazione più ricca (nel 2009 tutti gli e-book reader compresi Kindle e Nook hanno venduto 3,1 milioni di pezzi, nel 2010 il totale dovrebbe attestarsi a 6,6 milioni). iPad è un tablet capace di installare applicazioni e con spiccate doti multimediali, a differenza di Kindle e Nook e nonostante Kindle abbia aggiunto una forma limitata di integrazione con servizi di social network come Twitter e Facebook.
Nelle settimane scorse, come contromossa, Amazon e Barnes & Noble avevano preparato anche una applicazione per iPhone e iPad in grado di far leggere anche su questi dispositivi i libri acquistati dai propri negozi digitali, però rinunciando così di fatto al tentativo di affermare la supremazia della propria piattaforma hardware.
Intanto, il mercato degli e-book sta crescendo: l'accelerazione degli ultimi sei mesi è superiore quantitativamente alle vendite dei cinque anni precedenti, e la tendenza non pare destinata a cambiare. Negli Usa il segmento di mercato coperto dai libri elettronici nel 2009 era pari all'1,5% mentre la previsione per il dicembre 2010 è del 5%. Invece, anche la stima fatta dall'Aie (Associazione italiana editori) per il nostro paese è ugualmente positiva, anche se con numeri ridotti rispetto agli Usa: a dicembre 2010 si arriverà allo 0,1%, il triplo rispetto allo 0,03% del dicembre 2009.