House Ad
House Ad
 

Tecnologie Scienza

Le staminali restituiscono la vista, un successo italiano

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2010 alle ore 17:55.

Un'ottantina di persone che avevano perso o danneggiato gravemente la vista a causa di bruciature dovute a prodotti chimici sono tornate a vedere grazie a cellule staminali prelevate dai loro stessi occhi. Un successo che porta la firma di ricercatori italiani che da una quindicina d'anni lavorano per mettere a punto una tecnica di rigenerazione della cornea: Graziella Pellegrini, professoressa di Biologia Cellulare e coordinatrice della Terapia cellulare al Centro di Medicina Rigenerativa "Stefano Ferrari" dell'Università di Modena e Reggio Emilia e il direttore del medesimo centro, Michele De Luca.

I ricercatori hanno prelevato le cellule staminali dal margine della cornea, il limbo ("basta un millimetro di tessuto sano" spiega Graziella Pellegrini"), e le hanno moltiplicate in laboratorio. Poi l'équipe di Paolo Rama, dell'Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, le ha inserite sulla cornea bruciata.

Su 107 occhi trattati, 82 sono tornati a vedere, e 14 hanno recuperato parzialmente la visione. I miglioramenti ottenuti nei pazienti, che avevano tutti gravi danni alla superficie corneale e deficit di cellule staminali del limbo dovuti a ustioni chimiche, sono stabili, tanto che alcune persone sono state trattate oltre 10 anni fa: la loro cornea ricostruita è in grado di rigenerarsi come quella sana.

La ricerca, pubblicata online sul "New England Journal of Medicine", ha dunque una percentuale di pieno successo del 75% e ha ridato la vista anche a diverse persone che l'avevano persa decine di anni fa. I pazienti erano perlopiù italiani che erano diventati ciechi o parzialmente ciechi a causa di uno schizzo di sostanze chimiche che aveva colpito i loro occhi, per esempio muratori che stavano utilizzando la calce, casalinghe che usavano la varechina, o meccanici che maneggiavano acidi.

"Questo tipo di terapia si utilizza quando sono irrimediabilmente compromesse le staminali dell'occhio, ed è ipotizzabile impiegarla anche in altri tipi di malattie che hanno questa caratteristica - spiega Pellegrini -. Quando le staminali dell'occhio non sono danneggiate ci sono alternative terapeutiche, come i trapianti di cornea, ma questi falliscono se l'occhio ha perso la sua capacità rigenerativa". I pazienti trattati, infatti, avevano un passato di 4-6 trapianti di cornea che erano stati un insuccesso e avevano addirittura peggiorato la situazione. Pellegrini e De Luca hanno già iniziato a sperimentare la loro tecnica su pazienti con altre malattie: "Non abbiamo ancora concluso questa ricerca, ma l'impressione è che ci sia una grande variabilità del risultato a seconda della patologia" anticipa Pellegrini.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Graziella Pellegrini | Michele De Luca | Paolo Rama | Stefano Ferrari | Tecnologie

 

La tecnica modenese presenta il grande vantaggio di utilizzare cellule prelevate dallo stesso paziente, queste sono dunque completamente compatibili e non presentano alcun rischio di rigetto né rendono necessario l'utilizzo di farmaci immunosoppressori.

I trapianti di cellule staminali adulte vengono utilizzati da molti anni, per esempio per curare la leucemia, ma il loro utilizzo in oculistica è relativamente nuovo. Furono proprio Pellegrini e De Luca, nel 1997, a pubblicare su "Lancet" il primo lavoro al mondo in cui veniva applicata la medicina rigenerativa in oculistica. Descrivevano come avevano coltivato la cornea a partire dalle staminali dell'occhio e come l'avevano trapiantata con successo su due pazienti. Da allora la loro tecnica è stata migliorata e semplificata.

I due colleghi (che sono anche marito e moglie) hanno iniziato a lavorare sulla rigenerazione degli epiteli 22 anni fa, come proseguimento delle ricerche del canadese Howard Green, che aveva mostrato che si poteva ricostruire l'epidermide in laboratorio.

Hanno così iniziato a ricostruire la pelle degli ustionati all'istituto tumori di Genova. "Una volta che abbiamo imparato come manipolare le cellule è sorta naturalmente la voglia di iniziare a lavorare su altri epiteli" spiega Pellegrini.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da