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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2010 alle ore 09:26.
L'Europa chiama alle energia rinnovabili con la formula "20 20 20" (riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra, 20% di ricorso alle fonti rinnovabili, 20% di risparmio energetico, il tutto sul consumo primario di energia) e il Governo italiano deve consegnare a Bruxelles in questi giorni il Piano d'Azione Nazionale per l'attuazione del Pacchetto Clima Ue per il 2020.
Ma il nostro Paese è pronto? A fare il punto sugli aspetti più strategici oggi all'Ambrosiana a Milano un workshop dal titolo: "Energie Rinnovabili. 20 20 20: prospettive sostenibili in Italia". L'incontro ha il patrocinio della Provincia di Milano ed è sostenuto da APER e Pianeta Vivo. Intervengono Guido George Lombardi, Fondatore Pianeta Vivo; Gianluca Alimonti, Docente Fondamenti di Energetica, INFN e Università degli Studi di Milano, su "Le FER e il Pacchetto 20 20 20"; Massimo Gallanti, dirett
ore Sviluppo dei Sistemi Elettrici, ERSE, su "Il sostegno delle FER nel Piano d'Azione Nazionale"; Stefano Alaimo, responsabile Unità Gestione Mercati per l'Energia, GME, su "Il ruolo del mercato dei certificati verdi"; Marco Pigni, direttore APER, Associazione Produttori Energie da Fonti Rinnovabili, su " FER: prospettive di sviluppo"; Luigi Bodria, Coordinatore del corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie, Università Studi Milano, su "Agroenergie: scenario italiano"; Michelangelo Marinelli, presidente CEG-calore energia gas- e direttore del fondo internazionale di private equity Fonsicar Energy, specializzato in energie rinnovabili, su il tema ‘Investire nelle FER', affrontando tra l'altro l'aspetto delle tortuosità burocratiche che frenno gli investimenti, la questione etica dell'utilizzo di fonti edibili e le opportunità produttive nel settore agricolo in Italia, la filiera corta e l'importanza dell'innovazione.
Nel corso del convegno viene presentato www.orizzontenergia.it, portale indipendente per l'energia. Giorgio Ruscito, amministratore delegato di Areté Energia, la società che lo ha realizzato, spiega che "abbiamo creato il portale in quanto mezzo ideale di divulgazione e piattaforma adatta a promuovere l'incontro ed il confronto fra gli esperti ed i non addetti, il pubblico, che è l'utente finale del mercato energetico e quindi il primo attore di cui tener conto. Siamo convinti infatti che una informazione puntuale e professionale, nel rispetto dell'ambiente e delle esigenze globali di crescita economica, sia alla base del consenso di cui il nostro Paese ha bisogno per potere realizzare le sue strategie, in particolare in previsione dell'attuazione del Piano 20 20 20. Per questo motivo abbiamo voluto prima di tutto assicurarci un Comitato Scientifico che esprimesse il massimo del know how e della autorevolezza".