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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2010 alle ore 15:34.
Da oggi, primo luglio, calano di nuovo i prezzi per il roaming comunitario- telefonate e internet all'estero all'interno dei confini dell'Europa Unita- per effetto di norme volute dalla Commissione europea, che però avvisa: la concorrenza è ancora insufficiente e le tariffe dovranno calare ulteriormente. È quanto emerge da un rapporto appena pubblicato dalla Commissione.
Il quadro è fatto di luci e ombre, quindi. Le buone notizie sono che il tetto per le telefonate diventa 43 cent e 19 cent per quelle ricevute, con un calo del 10 e del 20 per cento rispettivamente. La Commissione ha fissato anche il prossimo passo: al primo luglio 2011 dovranno essere invece massimo di 35 e 11 cent. Questi tagli sono l'ultima tappa di in un lungo piano che ha già portato risultati: rispetto al 2005 (prima dell'intervento della Commissione) i prezzi delle chiamate in roaming sono scesi del 70 per cento e del 60 per cento quelli degli sms.
Scende anche il costo per internet: a riguardo, però la Commissione ha scelto di intervenire sulle tariffe all'ingrosso (valide tra gli operatori) e non su quelle al dettaglio. Un megabyte di dati roaming all'ingrosso non può costare più di 0,80 cent, dal primo luglio (prima il tetto era un euro).
Sono tutti prezzi Iva esclusa e sono il tetto massimo che gli operatori devono rispettare. La Commissione si augura insomma che i prezzi al cliente siano poi inferiori al tetto.
"La Commissione ritiene che le norme europee diano agli operatori un ampio margine che consente loro di offrire tariffe di roaming più attraenti, al di sotto dei limiti prescritti", si legge infatti nel rapporto.
Finora, però, è stata un'aspettativa delusa, ed è proprio questo il problema principale: "a tre anni dall'introduzione delle norme, la maggior parte degli operatori offre prezzi al dettaglio che comunque si aggirano intorno ai massimali tariffari. Se nel mercato del roaming dell'UE vi fosse una maggiore concorrenza i consumatori potrebbero godere di una scelta nonché di tariffe migliori", ha dichiarato la commissaria europea per l'agenda digitale e vicepresidente della Commissione Neelie Kroes.
In altre parole i prezzi sono ancora troppo alti, "quel che in ultimo si vorrebbe ottenere è che entro il 2015 la differenza tra le tariffe di roaming e quelle nazionali diventi pressoché nulla, in linea con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea" si legge nel rapporto.