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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2010 alle ore 10:36.
Per difenderci dal caldo è consigliabile consultare la storia e la natura e non solo affidarsi alla tecnologia della climatizzazione pur rispettabile e finalmente oggi virtuosa. La storia ci tramanda casi di ingegneria idraulica raffinata realizzati nei paesi più caldi con l'esempio forse più celebre, quello dei giardini pensili di Ninive e Babilonia.
L'acqua dell'Eufrate veniva sollevata ad altezze da grattacielo per avere terrazze verdissime con parchi lussureggianti pur in un ambiente molto arido. Con un microclima fresco, ombroso, vivibile anche nelle ore più afose. Le opere idrauliche di Babilonia e Ninive ripreso da Greci, Romani e Arabi partono da una materia prima, l'acqua, che gli uomini e la natura usano per rinfrescarsi e rinfrescare l'ambiente. E per evitare sprechi di un bene così prezioso è possibile ricorrere a "trucchi", comportamenti e sistemi tecnologici soft per difenderci dagli assalti di un'afa che – è ormai dimostrato da anni – presenta picchi sempre più alti soprattutto nelle città.
A prescindere dall'innegabile cambiamento del clima del pianeta, nelle città convergono alcuni fattori negativi a peggiorare ulteriormente il clima "locale" e tutti legati alla climatizzazione e a un'edilizia commerciale e residenziale non corretta. Il calore generato dai condizionatori delle auto, da quelli del terziario – posti spesso nei seminterrati – e dalle centinaia di migliaia di singoli climatizzatori domestici crea un microclima urbano molto più umido e più caldo di 3-6 gradi di quello appena fuori dalle cinte urbane.
Ombra, ovunque e tanta. È una regola immediatamente applicabile: ricorrere a ombrelloni e tende per l'esterno soprattutto dove vi sia cemento. Il cemento e la pietra si incendiano subito e di sera rilasciano l'umidità e il calore accumulati. E altresì consigliabile estendere le tende ben oltre l'area delle porte e delle finestre ombreggiate così da allentare la presa del sole sui muri.
Il tetto. Intervenire subito sul tetto male isolato con ventole e aerazioni che un bravo muratore è in grado di effettuare ricorrendo magari al sole come energia alternativa. Rivolgersi a una ditta specializzata in parchi e giardini per programmare la creazione di tetti e pareti "verdi" che oltre a sbarrare il calore estivo, d'inverno bloccano la fuoriuscita del caldo. È possibile ricorrere anche all'idrocoltura come base per nutrire le piante in orizzontale e in verticale.