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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2010 alle ore 08:53.
La prima sorpresa è il nome: cambiato da iPhone OS a semplice iOS. In questo modo, Apple manifesta chiaramente l'intenzione di estendere il suo nuovo sistema operativo – nato nel 2007 per iPhone e poi per iPod touch – anche all'iPad e oltre. Lo abbiamo provato su un iPhone 3GS, il singolo prodotto della linea mobile di Apple che sino a questo momento ha venduto di più e che ha la migliore compatibilità (con l'eccezione ovviamente del nuovissimo iPhone 4). Il processore del 3GS riesce infatti a gestire il multitasking e gli sfondi personalizzabili, più altre funzioni che l'iPhone 3G o le prime due generazioni di iPod touch non ce la fa a utilizzare.
Su iPhone 3GS comunque aumenta leggermente il consumo della batteria e si perde un secondo con il primo lancio delle applicazioni, che però si riguadagna nei successivi usi grazie al multitasking. Apple ha investito molto per cercare di rendere semplice la possibilità di usare più applicazioni contemporaneamente, sia per gli sviluppatori che per gli utenti, e senza uccidere la batteria. Il risultato è buono, ma non eccezionale. Adesso si possono far ripartire più rapidamente tutti i programmi compatibili esattamente dal punto in cui si erano lasciati (ideale per i giochi), si può ascoltare la musica anche se si guarda la posta (prima era possibile solo con iTunes, adesso ad esempio anche con l'app in streaming di RadioRai), si può usare software Voip e di localizzazione Gps, nonché i programmi, quando vengono improvvisamente chiusi, finiscono di fare quel che avevano iniziato, per esempio scaricare dati da internet.
L'iPhone 3GS e iPad hanno la metà di memoria Ram di un iPhone 4 (256 Mb contro 512) e se si usa l'iPhone senza spegnerlo per 3-4 giorni le prestazioni degradano, probabilmente perché il gestore del multitasking deve liberare memoria. Nel complesso, è usabile senza grossi problemi. La seconda novità sono le cartelle, che permettono di organizzare le apps a blocchetti di 12 per volta. In questo modo se ne possono caricare 2.160 in 11 schermate, anziché "solo" 180 come prima. Ottima innovazione ben eseguita, unico neo l'icona, che è una miniatura delle apps della cartella, assolutamente indistinguibili. Mail e iPhoto, i due programmi "di serie" di iPhone, migliorano nettamente. Il primo adesso ha la possibilità di gestire inbox unificate per più account e account multipli su server professionali exchange. Aumentata la velocità e la prontezza. Nei test funziona senza problemi. Il secondo permette di gestire meglio le immagini (si può decidere se scalarle quando si inviano con Mail), le raggruppa anche per luogo dello scatto grazie al Gps e, se si vuole, anche per riconoscimento dei volti inquadrati, passando da un Mac. Però, non è ancora possibile allegare a una mail una foto: bisogna partire dall'esportazione della foto da iPhoto.