House Ad
House Ad
 

Tecnologie Scienza

Svolta sul vaccino anti-Aids

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2010 alle ore 10:08.

Per prevenire l'Aids, si apre una nuova speranza. Grazie a due anticorpi specifici fondamentali, attivi in oltre il 90% circa di ceppi virali, si punta a realizzare un vaccino capace di chiudere la porta delle cellule in faccia al virus, impedendogli di attecchire. Dopo tante delusioni e stop legati sia alla difficoltà di trovare i giusti antigeni, cioè le proteine che scatenano l'ottimale risposta difensiva dell'organismo, sia alle modificazioni ripetute della struttura del virus, che rendono assai problematica l'individuazione di una struttura fissa su cui agire, riparte dagli Usa la corsa al vaccino.

Un gruppo di ricercatori americani dell'Niaid (Istituto nazionale delle malattie allergiche e infettive), ha infatti individuato due nuovi anticorpi in grado di bloccare sul nascere l'infezione, che potrebbero divenire quindi gli "ingredienti" di base per costruire un futuro vaccino o comunque sviluppare nuove terapie anche per altre malattie virali. L'individuazione e la descrizione di questi anticorpi, identificati nei campioni di sangue di soggetti sieropositivi, è stata presentata in due diversi lavori scientifici, guidati da Peter Kwong, John Mascola e Gary Nabel, pubblicati sull'ultimo numero di Science.

I ricercatori americani hanno definito le caratteristiche strutturali e funzionali di Vrco1 e Vrco2 - queste le sigle che definiscono gli anticorpi - scoprendo anche che sarebbero capaci, in laboratorio, di bloccare l'infezione sul nascere in circa nove persone su dieci e quindi sono attivi su molteplici ceppi di virus Hiv. Purtroppo in natura la loro sintesi inizia troppo tardi, cioè quando il virus si è già riprodotto nel corpo. Questo significa che questi "difensori" vengono sì prodotti dall'organismo, ma solo quando la loro utilità è minima. Al contrario, se immessi nel corpo prima di un'eventuale infezione, potrebbero risultare di grande utilità protettiva, quindi sarebbero ideali come costituenti vaccinali. «La scoperta di questi anticorpi estremamente neutralizzanti per l'Hiv e l'analisi strutturale che rivela come operano accelererà i nostri sforzi per trovare un vaccino preventivo per tutto il mondo», è il commento di Anthony Fauci, direttore dell'Niaid.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Anthony Fauci | Dennis Burton | Gary Nabel | Gaslini | John Mascola | Lorenzo Moretta | Niaid | Peter Kwong | Scripps | Stati Uniti d'America | Tecnologie | Vrco1 | Vrco2

 

Ma dove sta il segreto di questa nuova speranza? Probabilmente proprio nel fatto che si tratta di anticorpi neutralizzanti. «In effetti ci sono diversi elementi di grande interesse in queste ricerche - commenta Lorenzo Moretta, immunologo e direttore scientifico dell'Istituto Gaslini di Genova. Prima di tutto si tratta di anticorpi neutralizzanti, che cioè sono capaci di neutralizzare la possibilità del virus di infettare le cellule. In pratica agirebbero bloccando la porta d'accesso del virus, cioè una sorta di "gancio" cui il virus si attacca sul recettore CD4 dei linfociti T, le cellule del sistema immunitario che vengono attaccate. Così facendo l'infezione potrebbe essere inibita fin dall'inizio.

L'altro fattore importante è che questi anticorpi sono attivi su una componente costante della struttura del virus. Uno dei maggiori problemi finora riscontrati nello studio dei vaccini è la capacità dei virus di modificarsi in alcune componenti, quindi risultava difficile identificare un elemento fisso nei confronti del quale indurre la risposta immunitaria. Vrco1 e Vrco2 sono attivi invece su componenti fisse e non variabili della struttura virale e questo fa davvero ben sperare». Proprio sulle difficoltà di individuare elementi comuni ai virus, che hanno un'elevatissima capacità di trasformazione, si sono spesso fermati i tentativi di vaccini precedentemente messi in atto. Al momento dello studio sull'uomo i prototipi non si sono infatti dimostrati in grado di proteggere gli individui sani dall'infezione.

Per il futuro si aprono diverse opportunità. Si può puntare a produrre in laboratorio cellule capaci di sviluppare grandi quantità di anticorpi e quindi pensare ad un vaccino o alla sintesi di anticorpi monoclonali mirati al trattamento di questa e altre malattie infettive che abbiano lo stesso "gancio" invisibile. Di certo questa ricerca è un segno tangibile dell'attenzione che l'America mette nella lotta all'Aids, confermato anche dalla riunione in programma martedì prossimo, nella quale verranno svelati i contorni del piano voluto da Obama, la National Hiv/Aids Strategy (Nhas). Tre gli obiettivi: ridurre il numero di nuove infezioni, migliorare l'accesso alle cure, combattere la discriminazione in termini di salute per le persone sieropositive rispetto al resto della popolazione.

UNIONE DI RICERCHE
Le premesse
Anticorpi capaci di inattivare 1-2 ceppi virali dell'Hiv, sono abbastanza comuni. Mentre sono solo una manciata quelli in grado di neutralizzare una gamma più ampia di varianti dell'Aids. Finora, però, non superavano il 40% di efficacia
Il salto di qualità
La nuova scoperta americana si deve anche al peer review: Dennis Burton e il suo team, dell'Istituto Scripps di La Jolla, in California, hanno scoperto l'anno scorso due anticorpi ampiamente neutralizzanti; uno è stato testato nella ricerca appena pubblicata, confermando la sua capacità di neutralizzare praticamente tutti i ceppi virali
I test sull'uomo
Avverranno sostanzialmente con tre metodologie: in forma "grezza", per prevenire la trasmissione del virus; sotto forma di gel, da applicare prima dei rapporti sessuali; e nelle persone già infette per aumentare l'efficacia della terapia antiretrovirale (fr.ce.)

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da