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Intervista al Ceo di Sony: «Oggi le scommesse più importanti sono 3D e tablet»

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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2010 alle ore 18:12.

Johannesburg_ I consumatori sono intrappolati in una bolla di pessimismo che però, prima o poi, dovrà scoppiare. Sir Howard Stringer, gallese di 68 anni e numero uno di Sony (è sia presidente che chairman e Ceo dell'azienda), è a Johannesburg per la finale dei mondiali di calcio, dei quali Sony è uno dei principali sponsor con 315 milioni di dollari investiti su questa e la prossima edizione brasiliana. «Ma in realtà - dice subito Stringer - sono venuto qui anche per poter vedere la finale di StreetFootball, il calcio da strada al quale stiamo dando concretamente una mano per aiutare i ragazzi di tutto il mondo a superare povertà, criminalità e divisioni tramite lo sport e l'amicizia. La finale è stata giocata ieri e ha vinto il Kenya contro la Nigeria, ma erano tutti felici insieme».

La bolla di pessimismo alla quale fa riferimento Stringer, un'espressione che è stata coniata dal New York Times, come ricorda il Ceo di Sony, è oggi il principale ostacolo sul mercato per la ripresa, insieme allo sfavorevole rapporto di cambio della divisa nipponica di cui soffrono le aziende giapponesi basate sull'export: «Se penso a come sarebbero diverse le cose per noi se lo yen avesse i valori di sei anni fa», commenta Stringer in un incontro ristretto con la stampa europea al quale ha partecipato in esclusiva Il Sole 24 Ore.

Come il Walkman del co-fondatore Akio Morita trent'anni fa, oggi la scommessa più importante per Sony è il 3D, la tecnologia che per la multinazionale giapponese non è limitata solo agli apparecchi televisivi, ma che sta investendo trasversalmente tutta l'azienda: dalle videocamere professionali a quelle amatoriali, le fotocamere, la conversione dei videogiochi in 3D, i film, e altri prodotti.

In pratica, Sony con Stringer sta cercando di fare del 3D il cavallo tecnologicamente vincente per avere superiorità in un mercato in cui la competizione delle aziende coreane e cinesi è sempre più serrata sui costi. «Non sto scommettendo la mia carriera su questo, anche perché a 68 anni non ho certo davanti la stessa carriera che un uomo di 38 può percorrere. Però la cosa importante è che tutto il top management di Sony stia agendo di intesa, accettando e comprendendo l'importanza del 3D attraverso tutte le diverse divisioni, per realizzare trasversalmente le sinergie necessarie a darci un vantaggio competitivo che abbiamo di fatto con il 3D. Dei 25 milioni di televisori che si venderanno nell'anno fiscale 2010, mi aspetto che il 10% siano 3D. Il prezzo premium da pagare per avere questi apparecchi in realtà è poco più del 15% rispetto a un buon televisore HD, e c'è ovviamente la piena compatibilità».

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Tags Correlati: Akio Morita | Amazon | Giappone (squadra) | Howard Stringer | Inghilterra (squadra) | Johannesburg | Management | Microsoft | Nigeria (squadra) | Sony | Spagna (squadra)

 

Il 3D sarà il cavallo di battaglia di Sony anche per gli anni a venire: l'azienda ha fornito la tecnologia e prodotto la realizzazione delle dirette di 16 partite di questi mondiali con i suoi apparecchi, è sta letteralmente insegnando agli staff dei grandi broadcaster internazionali come lavorare con i nuovi macchinari per la realizzazione degli eventi sportivi in 3D. L'altro grande tema toccato da Stringer e sul quale il Ceo di Sony si appassiona è quello dei tablet. Apple ha ipotecato con iPad questo nuovo mercato che Microsoft ha inventato nel 2001 senza mai riuscire però a realizzare utili consistenti. Sony lavora a prototipi di tablet che verranno annunciati a settembre, durante l'Ifa di Berlino, una delle più importanti fiere di tecnologia al mondo.

«Abbiamo una durevole relazione con Android, il sistema operativo di Google, che usiamo nei telefoni cellulari Sony Ericsson e nella nuova Google Tv che uscirà tra pochi mesi. Abbiamo una importante partnership con loro che sicuramente non rimarrà limitata a questo. Il tablet potrebbe essere una opzione. Invece, i nostri lettori di eBook, i reader, che abbiamo inventato per primi in Giappone e che all'inizio non sono andati bene, ma invece sono stati superati dal Kindle di Amazon, sono più utili per la lettura dei libri che non dei giornali o di altre attività maggiormente interattive. Portiamo ovviamente avanti il loro sviluppo, con una maggiore interazione e connettività».

C'è tempo anche per un commento sulla finale di stasera: tra Olanda e Spagna, Stringer rimane diplomaticamente sospeso: «Sono dispiaciuto per l'eliminazione dell'Inghilterra, ma almeno abbiamo l'arbitro della finale. Mi è piaciuta finora molto la Spagna, per la loro capacità di giocare un calcio totale, con compagni di squadra che si ritrovano al mondiale e stanno insieme al resto della squadra. Ma è molto valida anche l'Olanda. Vedremo stasera come finisce, sarà sicuramente interessante».

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