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Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2010 alle ore 08:10.
Alessandro Ortis PRESIEDE L'AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
CHE SOVRINTENDE AI PIANI TARIFFARI La liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica cominciata nel 2007 è a una svolta: dal 1° luglio 2010 sono entrate in vigore le "tariffe biorarie" stabilite dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas (Aeeg) per tutte quelle famiglie che non sono passate al mercato libero. Il costo dell'energia elettrica consumata è diversa a seconda della fascia oraria: minore dalle 19 alle 8 dei giorni lavorativi, di sabato, domenica e nei periodi festivi (fasce orarie F2 ed F3) mentre sarà maggiore dalle 8 alle 19 dei giorni feriali (in bolletta fascia oraria F1).
Queste nuove regole di offerta saranno applicate automaticamente e progressivamente a tutti quei clienti, il 90% dell'utenza domestica ovvero circa 26 milioni di famiglie, che attualmente usufruiscono del regime monorario a "maggiore tutela" (in bolletta le sigle D2 e D3) per il quale la fornitura di energia è effettuata dal proprio gestore sulla base di condizioni economiche stabilite dall'Aeeg ogni tre mesi. Il passaggio alle tariffe biorarie sarà graduale: si parte con 4,5 milioni di famiglie per arrivare a 20 milioni in dicembre.
Requisito indispensabile per il cambiamento è che l'utenza sia dotata di un contatore elettronico e che questo sia stato riprogrammato per la telelettura dei consumi nelle diverse fasce orarie. In caso contrario ai clienti domestici in maggiore tutela verrà applicata ancora la tariffa monoraria fino al cambio del contatore: nelle ultime bollette le società hanno già informato le utenze che sono pronte per il passaggio al sistema biorario.
Per dare modo alle famiglie di abituarsi alla tariffa bioraria le associazioni dei consumatori insieme all'Aeeg hanno stabilito che in una prima fase transitoria di 18 mesi, fino alla fine del 2011, le differenze di prezzo tra i diversi momenti della giornata saranno contenute al 10% circa sia per quanto riguarda il risparmio che la spesa. È possibile richiedere sin da subito la tariffa bioraria definitiva alla quale vengono applicati scostamenti di prezzo un po' più elevati nelle varie fasce. Per risparmiare con la tariffa bioraria transitoria i consumatori devono concentrare almeno il 67% dei consumi nelle fasce F2 ed F3 facendo attenzione a usare gli elettrodomestici che consumano di più (frigo, scaldabagno, forno, cucina, lavatrice, condizionatore) nelle ore in cui si spende meno.