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Tablet e netbook, i prodotti su cui si gioca la sfida nel mercato dei computer

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Questo articolo è stato pubblicato il 14 agosto 2010 alle ore 18:21.

Quella dei computer è un'industria sana, che macina crescite a due cifre (+20 per cento rispetto al 2009 e 82,9 milioni di unità distribuite), e in evoluzione continua. Merito dei nuovi dispositivi che si sono affermati, in breve tempo, in questo mondo dominato per lungo tempo solo da desktop e notebook.

Proprio i nuovi formati portatili stanno dando una sferzata alle vendite: netbook e pc bonsai, innanzi tutto, che hanno sostenuto il mercato nel suo complesso; ma anche tablet, il prodotto del futuro sul quale molti produttori fanno i conti per mantenere e rafforzare il market share.

Apple con il suo iPad ha venduto più di tre milioni di unità da aprile a giugno. Ma l'azienda della Mela morsicata ha una quota di mercato ancora limitata: negli Stati Uniti incide per l'9,8%, tuttavia a livello mondiale ed europeo il suo market share è circa dimezzato. Il comparto dei pc è in mano a HP e Acer, cioè le due aziende che, secondo i dati Gartner, hanno dominato nel secondo trimestre fiscale del 2010, con l'azienda taiwanese che si appresta, quantomeno su base annua, ad arrivare a un'incollatura sulla controparte americana.

Hp è il top vendor con una quota di mercato del 17,4% per Gartner con oltre 14 milioni di unità vendute nel secondo trimestre del 2010. Acer è al secondo posto con un market share del 13% e poco meno di 11 milioni di pc consegnati. Rispetto al secondo trimestre fiscale del 2009, le due aziende sono cresciute del 12,3 e del 31,6 per cento. Al terzo posto si posiziona Dell con una quota del 12,4% (+19% sul secondo trimestre del 2009). E poi ci sono Lenovo (10%) e Asus (5,2%) che però sono i due produttori che avuto l'impennata più significativa rispetto al 2009 con rispettivamente il 47,2 e il 78,5 per cento in più di vendite. Chiude Toshiba con il 5,1 per cento del mercato globale.

Intrecciando i dati di Gartner con quelli di Idc si notano alcune minime differenze nella classifica mondiale. Per esempio, secondo Idc le posizioni tra Acer e Dell sono invertite, ma stiamo parlando di uno scarto dello 0,6 per cento. Poca roba, insomma, che dipende sostanzialmente da come avvengono le misurazioni. Sì, perché se negli Stati Uniti Hp è saldamente al primo posto, seguita da Dell e Acer, quest'ultima detiene saldamente la posizione di capo classifica in Europa. Con il 21,3% (+37 per cento rispetto al 2009) e oltre 5 milioni di computer distribuiti supera la società di Palo Alto, California, fondata da Bill Hewlett e David Packard vanta un market share del 19,7 per cento (con una crescita del 15,2 per cento rispetto allo stesso periodo fiscale dell'anno scorso). Al terzo posto c'è Dell con il 9,2% e poi Asus, forte del suo 8,5 per cento ottenuto con un incremento del 96,5% nel numero di unità vendute nel 2009. Chiude Toshiba con il 5,7% del mercato europeo.

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Come dimostrano questi dati, i vendor che hanno puntato sui mini notebook e sui pc a basso costo hanno avuto le crescite più rilevanti. Non a caso, il prezzo medio dei computer continua a diminuire anche se in modo meno accentuato rispetto agli anni scorsi. Mentre i netbook hanno avuto crescite "solo" del 20%: secondo gli analisti molto inferiori rispetto all'oltre 70 per cento di incremento registrato nel 2009. Tuttavia è davvero rilevante il risultato del 2010 se si considera che nel 2008 questi prodotti erano considerati di nicchia.

"Questo rallentamento indica che i mini notebook sono entrati in una fase matura" spiega Mikako Kitagawa, analista di Gartner. Nonostante ciò in Europa aziende del calibro di Acer, Asus, Samsung e Sony hanno utilizzato i pc bonsai come veicolo per incrementare la quota di mercato e le vendite. Un segnale forte per il futuro, nel quale bisogna ancora valutare l'impatto dei tablet. Un'indicazione sul loro potenziale può essere estrapolata dai dati Gartner sul mondo del cloud computing: nel 2010 questo mercato supererà i 68 miliardi di dollari come giro d'affari, per toccare quota 148 miliardi nel 2014. E le "tavolette" sono, insieme con gli smartphone, i dispositivi che più possono trarre vantaggio da questo tipo di ecosistema.

Soprattutto con l'imminente arrivo di nuovi sistemi operativi in arrivo (Google Chrome OS su tutti) in un segmento saldamente in mano a Microsoft con Windows (91%), seguito da Mac OS X (5%) e Linux (9,93%). Seven ha già superato Vista (14,3%) con una quota del 14,46 per cento, mentre Windows XP è ancora il più diffuso perché installato sul 61,7 per cento dei pc (dati Net Applications).

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