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Questo articolo è stato pubblicato il 16 agosto 2010 alle ore 15:04.
La potremmo chiamare operazione trasparenza. Per dissipare le accuse di poca sensibilità al tema della privacy o forse per chiedere scusa per i molti errori commessi in questo campo, Facebook come un reality si mette a nudo. Il social network più popolare del mondo accende le telecamere su se stesso per mostrare ai suoi 500 milioni di "amici"
cosa succede negli uffici di Palo Alto dove ha sede. Le "trasmissioni" sono iniziate ieri ma per non ora, non stannno bucando il "web".
Nulla di strabiliante, insomma. Anzi, senza usare eufemismi si può tranquillamente affermare che per ora Facebook Live è triste come web-tv aziendale e inaccessibile come un foglio in html. Insomma nonostante una decina di commenti entusiastici la tv del social network è alquanto un enigma.
In teoria l'iniziativa è stata studiata per "raccontare" meglio le nuove funzioni di Facebook. O forse più realisticamente per evitare di scatenare blogger e osservatori di notizie tecnologie al lancio di ogni novità. La funzione di una chat per porre domande in diretta agli sviluppatori sembra poprio rispondere a questa esigenza. Il che non sarebbe sbagliato. Negli ultimi mesi ogni iniziativa del social network è stata accompagnata da reazioni veementi e immediate sulle possibili violazioni alle informazioni personali degli utenti. In un passato recentissimo Blogger e non si sono esercitati anticipando e delineando scenari da Grande Fratello ogni qual volta Facebook cambiava qualche cosa sulla gestione dei dati personali. Il video in questo senso potrebbe (e dovrebbe) veicolare degli "How to", dei tutorial realizzati per illustrare passo a passo come funzionano le nuove applicazioni e magari insegnare come difendere la propria privacy. Finora, però, nulla in questo senso è stato fatto o annunciato.
L'altra "funzione" di Facebook Live è quella di dare voce e un volto a chi lavora negli uffici californiani e contemporanenamente mostrare i vip che passano da Palo Alto. Finora, in realtà, c'è solo un video con una intervista non certo frizzante a Ryan Peer's Williams sul suo film The Dry Land. La chiacchiera parte un po' insensata. Ma si capisce presto che la pellicola uscita a fine luglio negli Stati Uniti viene promossa su Facebook il che da un senso all'intervista ma solleva domande su Facebook Live. Se l'obiettivo era diventare più simpatici, questi primi "frame" non sembrano cogliere nel segno.