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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2010 alle ore 20:24.
Lavorare per vivere o vivere per lavorare? Questo (non) è il problema. ll problema è lavorare e basta. Anche in vacanza. Con la crescente diffusione dei dispositivi mobili smart che consentono di controllare l'email in modalità push (come BlackBerry, iPad, ma anche Nokia e Samsung) i manager non si fermano mai: danno ordini e tengono sotto controllo l'azienda anche dalla spiaggia. Chi più, chi meno, in pochi resistono alla tentazione di sbirciare se ci sono nuove mail. Ma è giusto o sbagliato? Il tema è di stretta attualità ed è stato rilanciato anche dall'editorialista del Financial Times, Michael Skapinker.
Tra i manager italiani interpellati dal Sole24Ore.com l'utilizzo in vacanza di uno smartphone intelligente pare essere un dogma. Nessuno lo dimentica in albergo o lo nasconde in valigia. «Quando sono in vacanza non spengo mai l'iPhone e l'iPad - confessa Nicola Romito, vice direttore generale Banca Monte dei Paschi -. Non è possibile oggi immaginare l'attività di un manager senza questi dispositivi».
Concorda Paolo Citterio, presidente di Gidp e Aidg, le assocazioni italiane dei direttori del personale e degli amministratori delegati: «Sono strumenti indispensabili ed è consigliabile usarli, con moderazione, anche durante le ferie. Anche perché abbiamo calcolato che il carico di lavoro che i manager si portano in vacanza è inferiore. Ricevono una media di 10-15 email giorno contro le 80-120 a regime durante l'anno. In ogni caso è meglio non abusarne, L'ideale per trovare un equilibrio anche in famiglia è accendere il dispositivo un'ora al giorno, magari tra le 4 e le 5 di pomeriggio».
Non è così "integrata", ma appartiene più alla categoria degli "apocalittici", Manuela D'Onofrio, capo degli investimenti del private banking di UniCredit: «Non amo molto parlare al telefono: appartengo ancora a quella generazione che di fronte al portone di un amico preferisce suonare il citofono». Eppure quando è in vacanza non può spegnere il BlackBerry. «I mercati non chiudono mai e non posso perdere il contatto con il mondo. Per fortuna questa estate è andata bene perché c'è stata calma piatta nel mondo finanziario».