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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2010 alle ore 16:08.
È di nuovo nel mirino dei truffatori iTunes, la vetrina di Apple per musica, filmati e applicazioni. Da alcuni giorni gli utenti protestano per aver subito l'addebito non autorizzato di denaro attraverso il sistema di pagamento elettronico Paypal. Si tratta di somme che arrivano fino ad alcune migliaia di dollari. E i messaggi di malcontento rimbalzano sui social network come twitter e Facebook: "Ho appena subito il furto di mille dollari per l'acquisto di software, canzoni e film", ha scritto un utente. Comunicazioni simili si sono moltiplicate nelle ultime ore.
Secondo quanto riportano le denunce nei forum su internet, il denaro è stato sottratto per aver pagato applicazioni o musica, senza il consenso degli interessati. È stato un messaggio di posta elettronica ad avvisare le vittime della frode. Le proteste sono arrivate subito online. Anche la rivista online Techcrunch, punto di riferimento per blogger e appassionati di tecnologia, segnala i furti: un utente ha dichiarato la perdita di 4700 dollari dal suo conto corrente. Il sito di informazione Cnet avverte che è anche attiva una truffa di phishing su iTunes per la raccolta di dati personali, come nomi e password per l'accesso agli account. Il meccanismo progettato dai criminali informatici sfrutta l'eco generata dai commenti pubblicati in queste ore sul web: nella casella di posta elettronica arriva un messaggio che denuncia la sottrazione di denaro. Ma è falso. Non hanno perso tempo le aziende colpite dai pirati del web. Apple ha raccomandato alle persone danneggiate di contattare i propri fornitori di servizi finanziari. Paypal non ha commentato, ma ha assicurato il rimborso.
Di recente l'azienda di Cupertino ha innalzato le misure di protezione per difendersi dagli attacchi informatici: adesso vengono richiesti più spesso i codici di sicurezza delle carte di credito durante le procedure di acquisto. È un ulteriore livello di tutela deciso in seguito alla megatruffa di uno sviluppatore software vietnamita: aveva venduto attraverso iTunes decine di applicazioni software utilizzando il credito di altri utenti. Non è la prima emergenza affrontata da Apple dove il pubblico dei social network soffia sul fuoco. E diffonde una valanga di proteste sul web in poche ore. Di recente è stata criticata la ricezione dell'ultimo modello di iPhone, se impugnato con la mano sinistra: a poco tempo dal lancio le reti sociali online sono state inondate di commenti negativi. Eppure è stato il prodotto più venduto al debutto dall'azienda di Cupertino.