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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2010 alle ore 11:55.
Un incremento in volumi del 19,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: questo il consuntivo elaborato da Gartner relativamente al mercato dei personal computer in Europa occidentale per il secondo trimestre del 2010. Le vendite sono arrivate a quota 15,6 milioni di unità – il Regno Unito, con 2,9 milioni di unità, è il Paese più prolifico davanti a Francia e Germania nell'ordine - confermando l'ottimo stato di salute di questo settore dopo il forte ridimensionamento dovuto alla crisi economica della prima metà del 2009.
Anche a livello mondiale, del resto, i dati preliminari della stessa società di ricerca inducono all'ottimismo, considerando che gli 82,9 milioni di computer finiti sul mercato nel periodo equivalgono a un salto in avanti anno su anno del 20,7%. I pc quindi sono tornati quindi a tirare ma per gli analisti il vero test da superare saranno i prossimi sei mesi, che dovranno dimostrarsi migliori del periodo luglio-dicembre di un anno fa.
Le ottime risultanze del trimestre, questo dicono i dati di Gartner, sono infatti dovute in parte al pessimo bilancio registrato nel giugno di dodici mesi fa; confrontando però le vendite dell'ultimo periodo rilevato con quelle del secondo quarter 2008 la crescita è nell'ordine del 6%, segno che l'industria dei computer ha ripreso a marciare a buoni ritmi nonostante l'incertezza di domanda tutt'ora presente in Paesi come Spagna, Portogallo, Grecia e anche Italia.
In termini di prodotto, le tendenze che caratterizzano stabilmente il comparto sono in sostanza due. La prima: il consumer vanta numeri superiori al mondo professionale, che vedrà una crescita solo modesta nella seconda parte dell'anno, grazie al sempre ottimo comportamento dei notebook e alle maggiori richieste per i desktop "all in one". La seconda: i netbook sono in fase calante e non superano il 10% di incremento anno su anno pur pesando poco meno del 20% nell'economia delle vendite dei pc portatili.
Quanto infine ai vendor, il secondo trimestre 2010 sancisce il sorpasso di Acer ai danni di Hewlett Packard, con la casa taiwanese che sfiora il tetto dei 3,7 milioni di pc venduti e si accaparra il 23,7% di share, distanziando di circa due punti percentuali la rivale californiana (che rimane market leader su scala mondiale catturando il 17% della domanda). Fatta eccezione per Dell, al terzo posto del ranking con una quota (in ribasso) del 10,1%, tutti gli altri produttori della top ten segnano passi in avanti sostanziosi, da Asus che mette a segno un eccezionale +95% a Toshiba che mantiene stabile la propria fetta di mercato crescendo in volumi del 19,5% passando per Apple, Sony, Samsung e Lenovo, con incrementi superiori al 30%.