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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2010 alle ore 16:23.
Social network, personalizzazione, aggiornamenti in tempo reale. Sono le parole chiave per capire l'ultima versione di Digg, una bacheca che permette agli utenti di condividere i link più interessanti su internet. Nel tempo è diventata una bussola in grado di segnalare i temi di discussione frammentati nell'oceano di siti web, blog, forum. Come sempre, nella "prima pagina" Digg mostra le notizie più votate dai lettori: la sua community esplora la galassia di internet, seleziona gli articoli e vota i temi che ritiene più interessanti.
Ma la scommessa dell'ultimo redesign è nella sezione "My News". Gli utenti possono scegliere di vedere in una sola pagina i link scelti dai contatti nei social network, come Facebook e Twitter. È come avere una "rassegna stampa" in diretta attraverso le indicazioni di chi fa parte della propria rete sociale online. Per esempio, ogni giorno su Facebook amici e colleghi condividono articoli di quotidiani o video di YouTube. Digg non fa altro che raccogliere i link dai social network e riunirli in una sola pagina: viene aggiornata quasi in tempo reale, come un quotidiano personale. Diventa più semplice anche la ricerca di nuove persone da seguire che dimostrano un talento per scovare sul web informazioni recenti.
Digg inoltre punta alla collaborazione con i giornali online. Ha aperto pagine dedicate agli articoli pubblicati dal New York Times, dalla Cnn e da altri editori. Sono gli utenti a votare le notizie ritenute più importanti. È una sorta di "auditel" in diretta: anche se non ha alcun valore statistico, porta alla luce temi che diventano oggetto di discussione su internet. E costruisce un ponte tra il mondo dei blogger e l'universo dell'informazione online.
A fondare l'aggregatore di segnalibri (bookmarks, in inglese) è stato Kevin Rose: durante gli anni trascorsi al college ha avuto l'intuizione di un sito web che riunisse i link selezionati dal pubblico online. Poi ha investito poche centinaia di dollari per trasformare la sua idea in uno spazio online, aiutato da uno sviluppatore software. E il successo è arrivato in poco tempo, unito a una storica rivalità con Slashdot, frequentato soprattutto da appassionati di informatica, e "del.icio.us": sono tutti strumenti per il "social bookmarking", la condivisione di segnalabri attraverso il web. Finora Digg ha ottenuto finanziamenti per 40 milioni di dollari.