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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2010 alle ore 08:10.
Le lezioni americane di Italo Calvino, anno 2010, sono ancora assolute e inconsapevoli protagoniste del panorama culturale. E tra quelle che lo scrittore considerava fossero le "proposte per il nuovo millennio" la "leggerezza" imperversa, ovunque, nei festival settembrini. Filo rosso di conversazioni, teatro, dibattiti, sia a Vittorio Veneto, dove "Comodamente" compie 4 anni, sia a Caserta, dove il Settembrealborgo diretto da Paola Servillo e Ferdinando Ceriani, celebra il suo 40esimo compleanno, la "leggerezza" è un vero e proprio Festival, di 5 giorni, in cui i protagonisti, tra gli altri, sono artisti "leggermente internet". Nati su Youtube. Cresciuti a wifi. Approdati al palcoscenico.
Il programma di Caserta, oltre a un ricco cartellone, con prime e serate esclusive, in formule originali capaci di coniugare spettacolo e riflessione, porta alla nostra attenzione un gruppo di insegnanti – gli Oblivion – che con leggerezza, rivisitano capolavori letterari. Quello della leggerezza, spiegano gli organizzatori, è «un percorso iniziato nel 2008, qui, in Campania, dove da troppi anni le eccellenze culturali, artistiche, sociali e ambientali esistenti, sono oscurate dalla nube tossica di camorra e malaffare». E tuttavia, qui, chi se l'aspettava internet?
Tanti gli appuntamenti, tra cui il battesimo di Massimo Carlotto come autore teatrale con la prima assoluta – domani sera – di «L'oscura immensità della morte», diretto e interpretato da Claudio Gioè. Stasera, l'omaggio al teatro di Annibale Ruccello di Massimiliano Palmese con la prima assoluta di «Quattro mamme scelte a caso». Nella serata di domani accadrà il contrario di quanto di solito accade: il pubblico teatrale assisterà a uno spettacolo che un milione di persone ha già visto su internet. E che solo dopo il successo online ha iniziato il suo percorso tra i teatri italiani. Ventimila fan su Facebook, più di un milione di visite per la performance Oblivion su YouTube, «I Promessi sposi in 10 minuti» (www.youtube.com/watch?v=c9CxZnsbY04). Sono riusciti a raccontare i Bravi, Renzo, Lucia, l'Innominato, la monaca di Monza, il matrimonio, il ramo del lago di Como in modo comico attraverso le canzoni di oggi e di ieri. In una parola, "con leggerezza". A Caserta porteranno il loro spettacolo «Oblivion Show» diretto da Gioele Dix, che dice di loro «cinque solisti che amano il gioco di squadra. Tutti ottimi cantanti, solidi sul piano tecnico e musicalmente versatili. Il loro repertorio spazia dal classico al pop, passano con disinvoltura dal canto gregoriano al rap, sono melodici e jazz. Ed è proprio il gusto per la contaminazione, unito all'innata vocazione per il palcoscenico, a renderli speciali». E infatti, gli Oblivion, all'anagrafe Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli, speciali lo sono davvero. Oltre ai promessi sposi, in rete, c'è il casting per X Factor rivisitato, la parodia calabrese della sigla di Baywatch, «Dante nella selva oscura» e... to be continued.