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Tecnologie Computing

L'antitrust americano si muove e Apple scrive regole meno rigide per gli sviluppatori e Adobe

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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2010 alle ore 22:25.

La Apple ha deciso regole meno severe per i programmi destinati ad iPhone, iPod Touch e iPad, cioè le cosiddette App, aprendo la porta, anche se timidamente, all'uso di programmi finora off-limits come Flash di Adobe e quelli che sfruttano le tecnologie pubblicitarie di Google.

Il colosso di Cupertino ha pubblicato oggi una sorta di guida destinata agli sviluppatori (che finora hanno guadagnato oltre un miliardo di dollari dalla vendita delle app), spiegando in particolare che verranno bocciati i programmini inutili o troppo frivoli, oltre a quelli che non funzionano bene e di concezione troppo amatoriale. «Nell'App Store ci sono oltre 250mila app. Non c'è bisogno di altre app Fart (sì, proprio così, la app che gioca sull'emissione di aria intestinale). Se la vostra app non produce nulla di utile o non procura alcun genere d'intrattenimento degno di questo nome, potrebbe essere respinta».

Riguardo allo sviluppo, in particolare, Apple ha deciso di «mitigare tutte le limitazioni relative agli strumenti di sviluppo usati, purché tali applicazioni non comportino il download del codice sorgente». Ciò dovrebbe dare agli sviluppatori la flessibilità che desiderano, pur mantenendo un elevato livello di sicurezza, richiesto dalla società. Inoltre, per la prima volta, saranno pubblicate le Linee guida sulle modalità di revisione adottate su App Store per aiutare gli sviluppatori a comprendere meglio la direzione in cui Cupertino intende muoversi. Così facendo Aplle si augura di aumentare ulteriormente la nostra trasparenza, contribuendo allo sviluppo di applicazioni ancora migliori per l'App Store.

Secondo il Wall Street Journal online, la mossa non è casuale: proprio in queste settimane la US Federal Trade Commission, una delle autorità antitrust statunitensi, sta indagando sulla Apple, per stabilire se il monopolio di iTunes, il negozio virtuale del gruppo di Steve Job, rispetta le regole di concorrenza.

Tags Correlati: Adobe | Apple | Concorrenza | Cupertino | Google | ITunes Music | Steve Job |

 

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