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Tecnologie Ict

Rapporto Assinform. Piccoli segnali di ripresa per l'It

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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2010 alle ore 13:29.

La ripresa c'è, seppur piccola, ma la crisi presenta ancora un conto salato. Anche all'It, una volta, ricordate?, considerato il settore anticiclico per eccellenza. Anche se le cose sembrano andar meglio rispetto al 2009, anno che tutti, a ragione, hanno definito "orribile". Che per l'It in Italia sia ancora emergenza lo si evince chiaramente dall'anticipazione dei dati del Rapporto Assinform (l'intero rapporto si legge sul sito www.assinform.it), elaborato come sempre da Netconsulting, relativi al primo semestre 2010, presentati stamattina a Milano: -2,5% (bene rispetto al -9% del 2009, da qui le grandi speranze di riscatto), e le Tlc a -2,3%.

Una situazione che sarà tal quale sino alla fine del 2010. I motivi per essere ottimisti non mancano (molte imprese, soprattutto quelle esposte alla competizione internazionale, tornano a investire nelle tecnologie informatiche e nell'innovazione dei processi), ma il settore Ict fa grande fatica a beneficiarne. Già, perché, al di là dei dati, ampiamente previsti, quello che preoccupa Assinform è il clima di incertezza politica ed economica che vive il paese e, soprattutto, la mancanza di qualsiasi tipo di politica per l'innovazione. Assinform chiede al governo iniziative immediate, in grado aiutare l'It (il quarto settore industriale italiano, con oltre 380 mila addetti) a "catturare" la ripresa prevista per il 2011.

La richiesta è per politiche industriali stabili, che agiscano sul fronte del credito fiscale e degli incentivi, accompagnati da finanziamenti bancari. Non si tratta di ricette corporative, se si considera la finalità, quella cioè di sostenere la domanda Ict premiando le aziende italiane che usano la leva tecnologica per migliorare la produttività, e l'offerta di made in Italy tecnologico. In questo contesto, al fine di ridurre il tanto vituperato nanismo delle nostre aziende, vanno favorite fusioni e acquisizioni aziendali con un programma straordinario di ammortizzatori fiscali. Al contempo, le addizionali dall'Irap vanno spostate sull'Ire per alleggerire il peso fiscale sull'occupazione, e vanno cambiate le regole delle gare. Tornando ai dati, il recupero coinvolge tutte le componenti informatiche, anche se con notevoli differenze tra i vari settori. Il fenomeno più significativo è la crescita della domanda di Pc e server da parte delle imprese: + 12,9%, pari a oltre 400mila unità, per l'80% appunto dalle imprese, la cui domanda è passata da -2,5% del 2009 al +10,3%.

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Un ottimo segnale, che segna l'avvio di un forte processo di rinnovamento del parco installato, rinviato a più riprese negli scorsi anni. Si conferma l'andamento positivo dei Pc portatili, e del mercato consumer (+21%). Del buon andamento dell'hardware beneficia anche il software, che a fine giugno si è attestato a -1,2% contro il -4,1% dello stesso periodo 2009. Il segmento dei servizi, che costituisce la metà dell'intero mercato informatico italiano, passa dal -7,3% del primo semestre 2009, a -3,7%, ma continua a essere fortemente penalizzato dal calo sempre più accentuato delle tariffe professionali. Il settore delle Tlc registra le grosse difficoltà del settore delle infrastrutture, il lieve calo dei dispositivi mobili, la caduta dei servizi di fonia fissa nonostante l'incremento del traffico internet, il segno positivo dei servizi su rete mobile, ancora però insufficiente a colmare il gap con gli altri paesi europei.

Anche dalla VII indagine congiunturale condotta a luglio di quest'anno su un campione significativo di imprese associate Assinform, emergono segnali contrastanti, fra potenziali opportunità di ripresa, oscurate da previsioni ancora fosche sull'occupazione. In generale emerge un clima di ripresa di fiducia, con previsioni di crescita dei fatturati per il 43% delle imprese partecipanti (contro il 24% di luglio 2009 e il 27,6% di aprile 2010). Il dato negativo riguarda le Pmi, che prevedono un calo significativo di ordinativi e utili. Il dato più interessante riguarda le valutazioni sull'andamento dei budget da parte delle aziende clienti; per la prima volta dal luglio 2009 il tasso di crescita medio della spesa destinata allo sviluppo di nuovi progetti informatici registra il segno più (+ 0,5%, a luglio 2009 era di -14,9%). Sul fronte dell'occupazione, la tendenza è negativa. Continua, anche se meno "violenta", l'emorragia dei consulenti, soprattutto da parte delle grandi imprese. Migliora leggermente la situazione per i dipendenti, anche se il 33% delle medie imprese e il 21% di quelle grandi vedono un costante peggioramento sul fronte occupazionale. Infine, le previsioni di Assinform da qui alla fine del 2010: Tlc a +0,2%, It a -2,7%. Nel 2011, si dovrebbe finalmente cominciare a respirare.

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