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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2010 alle ore 08:12.
c Un nuovo Ceo per un mercato che cambia, per una Nokia che, anche con le inattese dimissioni del capo della divisione smartphone Anssi Vanjoki, vuole trovare lo slancio per cambiare passo, ingranare un nuova marcia ed essere più reattiva e competitiva. Stephen Elop, detto l'"americano", chiamato a sostituire Olli-Pekka Kallasvuo, avrà di fronte una sfida non facile: rendere di nuovo agile e veloce un colosso irrigidito e ingessato, lento nel decidere e nel proporre nuovi prodotti davvero innovativi e spingere come si deve sul fronte Gps e relativi servizi. Elop dovrà recuperare quel retaggio di Nokia fatto di costanti, a volte immediati, cambiamenti. Nella sua storia ha ideato decine di business reinventandosi di volta in volta: dalla carta, alla gomma, dalle tv ai cellulari con fotocamera digitale integrata.
Questa l'agenda del nuovo Ceo: dimostrare che Nokia sarà in grado di rispondere in modo adeguato alla sfida di Apple e di quella (diversa) di Google armata dall'hardware dei sempre più potenti coreani. Al centro ci sta il mondo touchscreen, oltre che la crescente diffusione dei servizi in mobilità e degli Apps store. Tre direzioni che il colosso finlandese deve intraprendere da subito. E la riscossa inizia proprio dal Nokia World 2010, dal quale giungono segnali interessanti e tranquillizzanti per il futuro. Tre nuovi modelli per rispondere all'attacco congiunto di Rim ed Apple e degli altri produttori che hanno fatto degli smartphone la loro fortuna, come Samsung ed Lg. I quali fanno sempre leva sul sistema operativo Android sostenuto da Google e da un ecosistema in rapida diffusione. La quota di mercato di Nokia negli smartphone, secondo dati di Gartner, è infatti scesa dal 45 al 37,4 per cento nel secondo trimestre del 2010.
È quindi il momento di rimboccarsi le maniche: i nuovi modelli E7, C7 e C6 sono tutti basati su Symbian3. La più recente incarnazione del sistema operativo offre oltre 250 miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda il social networking, l'interfaccia "al tocco" e i servizi geolocalizzati. Su questi ultimi Nokia si gioca il numero alla roulette: ora Ovi Mappe è più ricco e completo. Ovi Store è ancora più ricco e ben fatto. Mancano solo prezzi un po' più aggressivi e il gioco è fatto.
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