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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2010 alle ore 08:09.
DI ADELE CAMBRIA Adele Cambria è stata, insieme a Camilla Cederna e Oriana Fallaci, pioniera del giornalismo – non solo italiano – al femminile. Ha collaborato con le più importanti testate del nostro paese e ha scritto per il teatro, la radio
e la televisione. Il brano che segue è tratto da Nove dimissioni e mezzo (Donzelli) 2Non avevo mai visto Firenze, quando, nel luglio del 1956, il direttore, Gaetano Baldacci, mi catapultò alle sfilate dell'alta moda italiana; che un pioniere, Giambattista Giorgini, aveva garbatamente imposto fin dal 1951 in un mercato europeo – e statunitense – devoto soltanto a Parigi e alle sue grandi firme: Balenciaga, Balmain, Dior... I sarti italiani, dopo l'esordio del 1951, che era avvenuto nel severo palazzo cinquecentesco del gentiluomo fiorentino, sfilavano nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, o, al tramonto, quando l'aria rinfrescava, nel Giardino di Boboli. Scenari sbalorditivi quanto, per me, fino a quel momento, ignoti. E anzi, in un certo senso, proibiti. (...) La ripetizione mi annoiava a morte. In Sala Bianca non avevo una sedia, soltanto un minimo sgabello, sia pure Luigi XVI, e mi circondava l'ostilità delle mature e superaccreditate giornaliste di moda, talvolta – scoprivo – abbigliate in due o tre con l'identico chemisier, regalo di un sarto distratto. In quelle occasioni, reciproci flussi di odio puro scorrevano tra le Signore autorevolmente insediate in prima fila. Tutte, però, solidali nel fingere che io non esistessi. (...)
Se dovessi dare un consiglio cinico – ma io non sono cinica – alle nuove generazioni che desiderano scrivere, parlo di quelli e di quelle per cui la scrittura è una passione, direi loro: attenzione, cercate di non arrivare troppo presto su notizie e fatti che la comunità in cui vivete non sa (alcuni sanno, ma sarebbe contro i loro interessi ammettere di sapere). Cinque minuti prima degli altri, va bene... Mai invece dieci anni prima; vi attaccheranno, e poi, dopo un intervallo appena decente, si incammineranno sulla strada che avete indicato (e che non avevano il coraggio di seguire fino a quando voi vi ci siete avventurati, senza avere la patente di guida). Ma non vi citeranno mai.
A CURA DI giulia.crivelli@ilsole24ore.com
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