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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2010 alle ore 09:18.
2...Il primo uomo
fu un agricoltore,
e ogni nobiltà storica riposa
sull'agricoltura».
(Ralph Waldo
Emerson)
L'uomo da sempre ha migliorato geneticamente le piante coltivate. Le tecniche tradizionali di miglioramento però hanno dei limiti. Le moderne biotecnologie riescono a superarli ed ecco perché molti scienziati che fanno ricerca nel campo del miglioramento genetico le considerano uno strumento insostituibile. Il caso emblematico è quello delle piante rese resistenti ad alcuni insetti. I geni che donano la resistenza vengono prelevati da un batterio chiamato Bacillus Thuringiensis. Questo batterio produce delle proteine mortali per alcuni insetti se ingerite, ma totalmente innocue per i mammiferi, come l'uomo, e per altri animali superiori. Il batterio viene comunemente utilizzato nel l'agricoltura biologica come insetticida. I geni responsabili della produzione di queste proteine sono stati introdotti sia in coltivazioni commerciali, come il cotone e il mais, che in coltivazioni ancora sperimentali, come il riso in Cina o la melanzana in India.
Una sfida dell'agricoltura del futuro sarà di riuscire a coltivare in terreni poco adatti alla coltivazione, ad esempio in aree troppo saline. Lo sviluppo di piante resistenti alla maggiore salinità del suolo beneficerebbe molti paesi poveri e in via di sviluppo, ma anche paesi avanzati come l'Australia. Scienziati del Csiro (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation), centro di ricerche del governo australiano, hanno recentemente annunciato lo sviluppo di varietà di grano duro, di cui l'Australia è un paese produttore, che in condizioni di alta salinità producono il 25% in più delle varietà normali non resistenti. Gli scienziati sono riusciti a isolare due geni resistenti alla maggior salinità in un parente del grano duro, il Triticum monococcum, e trasferirli usando dei metodi tradizionali aiutati da una tecnica biotecnologica chiamata selezione assistita da marcatori molecolari.
Se però il gene che interessa non è presente in nessuna varietà della specie da modificare, questa tecnica, chiamata Mas, non può essere usata. Per rendere resistente alla maggior salinità il riso infatti, sempre in Australia, scienziati del Centro di genomica funzionale delle piante hanno dovuto usare la tecnica del Dna ricombinante, creando un organismo geneticamente modificato.