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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2010 alle ore 09:21.
La domanda di cellulari tornerà quest'anno a crescere dopo un 2009 di vacche magre. Gli smartphone saranno il segmento con gli incrementi più importanti e per il 2010 dovrebbero salire in volumi del 43%, a poco meno di 270 milioni di unità. Android, il sistema operativo di Google, ha superato le più rosee aspettative scavalcando alla fine del secondo trimestre nientemeno che iOs, il software dell'iPhone, nella classifica delle piattaforme per smartphone stilata da Gartner.
I googlefonini hanno coperto il 17,2% delle vendite, i melafonini il 14,2 per cento. I primi un anno fa si accaparravano una misera fetta del l'1,8%, i secondi il 13 per cento. Stando alle previsioni degli analisti, Android potrebbe vantare a fine anno una quota pari al 17,7%, mettendosi alle spalle Research in Motion (al 17,5%) ed Apple (al 15,7%) e distanziando Windows Phone (in caduta libera al 4,7%). Regina degli smartphone è sempre Symbian ma per la piattaforma principe di Nokia è tempo di preoccuparsi. Nel 2014, quando si venderanno nel mondo più di 870 milioni di super telefonini (stime Gartner), il software di Google è destinato a portarsi a casa una fetta equivalente a quella di Symbian e i due sistemi si spartiranno poco meno del 60% del mercato.
Ma da dove nasce e su cosa fonda il successo di Android, prossimo alla terza versione? Il fatto che sia un sistema aperto, e con costi di licenza azzerati, è una delle ragioni ma non l'unica. La sua versatilità, che ne consente l'utilizzo su una grande varietà di terminali (per caratteristiche tecniche e prezzi al consumo) è un altro plus riconosciuto al software made in Mountain View. Inoltre su Android hanno scommesso vendor come Samsung, Lg e Htc. Per il chaebol coreano l'obiettivo è quello di scalzare Nokia dal trono dei cellulari ed entro i prossimi quattro anni tale ambizione non sembra poi così utopistica come lo poteva sembrare solo 24 mesi fa. La guerra che Samsung, Lg e in tono minore Motorola e Sony Ericsson hanno intenzione di scatenare nella fascia medio-bassa del mercato – in questo segmento sono attese le rispettive novità autunnali basate su Android – potrebbe avere impatti sostanziali nel rapporto di forze fra produttori, carrier e sviluppatori.