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Questo articolo è stato pubblicato il 28 settembre 2010 alle ore 18:23.
Non si chiama BlackPad come tutti o quasi ipotizzavano fino all'immediata vigilia bensì BlackBerry PlayBook. Non ha dalla sua, come previsto, il sistema operativo versione 6 già visto a bordo degli smartphone Pearl, ma il nuovo Tablet Os, derivato dal kernel open source Neutrino della piattaforma di Qnx Software. La sostanza però non cambia e quello che ha mostrato a San Francisco il Co-Ceo di Research In Motion, Mike Lazaridis, alla platea intervenuta all'apertura della DevCon 2010 (la conferenza per gli sviluppatori) della casa canadese è a tutti gli effetti un illustre concorrente della tavoletta di Apple. Rispetto all'iPad, il BlackBerry in formato tablet si presenta con uno schermo da sette pollici a risoluzione Wsvga; il look, invece, ricorda da molto vicino tanto la creatura di Apple quanto quelle di Toshiba e soprattutto di Samsung. La curiosità circa i costi di questo apparecchio non è stata soddisfatta: l'anti iPad di Rim, questo è invece certo, debutterà sul mercato in Nord America a inizio 2011 e sbarcherà in Europa nel secondo trimestre dell'anno prossimo.
Video in Hd e il supporto di Html5 e Flash 10.1
Dal punto di vista prettamente tecnico, le altre caratteristiche essenziali del PlayBook sono il processore dual core da 1 GHz (e questo è un attributo non indifferente che alla concorrenza per il momento manca) e il supporto dello standard Web Html 5 e della tecnologie Flash Player 10.1 e Mobile Air di Adobe. La componente multimediale è affidata inoltre alle due videocamere ad alta risoluzione integrate nel corpo del dispositivo (una frontale da 3.0 megapixel e una posteriore da 5.0 megapixel), alla presenza di uno slot micro Usb e di un connettore Hdmi e alla capacità di riprodurre contenuti audio e video nei formati digitali più diffusi, dal DivX fino al Wma (Windows media audio) passando per lo standard 1080p HD dell'alta definizione.
Un device professionale
Il tablet di Rim ha l'etichetta di device di livello professionale che ridefinisce le possibilità del computing in mobilità - così lo presenta la società – sebbene abbia anche un'anima consumer. È un dispositivo ultraportatile e ultrasottile ma non taschino (pesa meno di 400 grammi e le sue dimensioni sono di 130 x 193 x 10 millimetri) e resta da capire se utenti business e professionisti lo apprezzeranno come ideale complemento del BlackBerry. Inizialmente, infatti, il PlayBook – che dispone di moduli Wi-Fi e Bluetooth integrati - potrà connettersi al Web tramite rete cellulare solo se collegati in modalità wireless a un telefonino della casa canadese e solo in un secondo momento arriveranno le versioni dotate di connettività 3G e 4G propria. Altra prerogativa del PlayBook che nessun altro tablet può vantare è infine quella di essere compatibile con la piattaforma BlackBerry Enterprise Server (250mila le licenze attive nel mondo), e cioè il fatto di essere un terminale attraverso il quale accedere, in assoluta sicurezza, ai dati aziendali.