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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2010 alle ore 12:14.
L'edizione numero 47 di Smau si svolgerà a Fieramilanocity dal 20 al 22 ottobre 2010. Ci saranno 600 espositori (+30% rispetto al 2009) su una superficie più grande del 35% rispetto all'anno scorso, sono attesi più di 50 mila visitatori business (la metà operatori di canale), si registrano graditi ritorni tra cui Cisco, Sap, Samsung Electronics, Microsoft, Canon, Toshiba, Hp, Sony, Fujitsu technology, Adobe, Vodafone, Fastweb, e qualche defezione, tra cui Telecom.
Numeri che strappano il sorriso a Pierantonio Màcola, da due anni amministratore delegato di Smau. Nell'ultimo decennio, la tradizionale kermesse dedicata alle tecnologie informatiche e all'innovazione aveva subìto i contraccolpi di parecchi eventi mondiali: attentati terroristici, crisi economiche, tensioni geopolitiche, senza tralasciare la stessa inflazione di manifestazioni fieristiche, che al visitatore davano una sensazione un po' mesta di routine e di déja-vu. Se a tutto questo aggiungiamo i ritardi strutturali e culturali del Belpaese, si capisce meglio il clima di difficoltà di cui sopra. Negli ultimi 2-3 anni, Smau ha decisamente svoltato: solo business, non più 5 giorni ma una più umana tregiorni, il ritorno tra le mura familiari di Fieramilanocity, un'attenzione sempre più accentuata per le piccole e medie imprese e il canale, la rinuncia alla internazionalizzazione («C'è tanto da fare in Italia», dice Màcola, che ricorda il buon esito dei road-show locali), l'impegno ancor più strenuo per la diffusione della cultura dell'innovazione.
E un format che prevede per ogni espositore, soprattutto per le aziende di dimensioni più sostenute, un progetto molto strutturato, e un bel po' di tempo. Insomma, non più fiera tradizionale, bensì vera e propria piattaforma di relazione «che consente a ogni espositore di realizzare un evento nell'evento con diverse dimensioni possibili: dalla presentazione di prodotti e soluzioni, alla ricerca e reclutamento di nuovi partner, alla fidelizzazione della propria rete esistente, fino all'interazione con i media d'interesse».
Una mostra dunque che rifugge le magniloquenze del passato, per diventare ogni anno più essenziale e concreta. Un esempio? «Abbiamo deciso di non proporre il convegno di apertura, che per modalità e contenuti, rappresentava oramai una formula vetusta. Al suo posto, la versione nazionale del premio Innovazione, in cui presenteremo e premieremo aziende che rappresentano casi di eccellenza nell'utilizzo dell'It». A proposito di innovazione è confermato ancora una volta "I percorsi dell'innovazione", che mette in mostra alcune tra le più interessanti e ingegnose nuove realtà italiane con tutto il potenziale di business delle loro idee: oltre 100 prototipi e progetti presentati da start up e spin off, centri di ricerca e università, parchi scientifici e distretti tecnologici, e aziende Ict che presentano prototipi non ancora presenti sul mercato, e aziende extra settore con progetti a forte contenuto innovativo.