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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2010 alle ore 15:33.
Come trasformare il muro di una classe in una vera e propria lavagna digitale: si chiama SmartWall, il progetto targato Fondazione Ibm Italia e sperimentato lo scorso anno da una decina di classi, circa 250 studenti, del liceo Augusto di Roma. Due gli strumenti utilizzati: un semplice pc, collegato a un proiettore, e un telecomando a infrarossi, stile Wii. Risultato? «È migliorata la didattica e i rapporti alunni-docenti», ha commentato soddisfatta la preside dell'istituto Clara Reich, che ha evidenziato come le nuove tecnologie possano rappresentare anche uno stimolo per valorizzare la figura del docente, «che si pone come facilitatore dei processi di apprendimento, attivando la partecipazione degli studenti, stimolando le capacità riflessive e guidandoli nella costruzione del sapere».
La "lavagna interattiva", che può anche navigare in Internet grazie a una semplice rete wireless, aiuta a costruire la lezione in classe, rendendola più diretta e intuitiva, facilitando pure la memorizzazione, grazie all'impiego delle immagini. Insomma, sviluppa il "saper fare", adattando lo studio ai linguaggi dei giovani nati nell'era digitale, i cosiddetti "new millenium learners". Sei le materie sperimentate dai ragazzi dell'Augusto: italiano, greco, latino, geografia, storia e inglese.
SmartWall, ha spiegato al Sole24ore.com il direttore della Fondazione Ibm Italia, Angelo Failla, si basa su una soluzione tecnologica, realizzata grazie ai volontari Ibm che collaborano con il mondo della scuola, che utilizza una parete all'interno dell'aula trasformandola in una lavagna digitale. «È sufficiente - ha detto - avere un computer che proietta le immagini e un telecomando a infrarossi per impostare la lezione». Una soluzione , ha aggiunto, anche a basissimo costo per la scuola: «Se si possiede un computer e un proiettore, la spesa per l'innovativa lavagna digitale non supera i 100 euro».