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Questo articolo è stato pubblicato il 06 ottobre 2010 alle ore 16:46.
Un miliardo di euro per portare la larga banda ovunque in Italia. È questo il budget che Vodafone ha stanziato nei prossimi 3-4 anni. La tecnologia? Quella via radio, considerata dalla società «la più adeguata a eliminare il digital divide» anche perché è compatibile con i più diffusi dispositivi di comunicazione, dai tablet agli smartphone. E va bene anche per le connessioni in casa/ufficio. Quanto alla fibra ottica, considerata la tecnologia del futuro, Vodafone continua a sostenere il progetto "Fibra per l'Italia", lanciato dai cosiddetti operatori alternativi per dotare l'Italia di un'unica infrastruttura di rete di nuova generazione.
Per l'amministratore delegato di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo, l'iniziativa Fibra per l'Italia «va avanti, confermiamo tutto l'impegno e stiamo ragionando con il governo sulle regole, anche in linea alla indicazioni arrivate dall'Europa. È un discorso che prosegue in maniera parallela rispetto al progetto annunciato oggi».
E proprio oggi la società telefonica ha ufficializzato il suo impegno, a partire da gennaio 2011 a connettere in banda larga un comune al giorno per i prossimi 3 anni. L'obiettivo? Fornire internet veloce a 1.000 comuni, tenuto conto che oggi in Italia i dati sul digital divide parlano chiaro: vi sono 1.800 comuni che non hanno alcuna copertura a banda larga. Per l'occasione la società ha lanciato il nuovo sito www.1000comuni.vodafone.it sul quale sarà possibile seguire passo dopo passo gli aggiornamenti dell'iniziativa e i comuni coinvolti. «Abbiamo chiesto le autorizzazioni necessarie a più di 200 comuni - ha spiegato Bertoluzzo -. Fra circa un mese saremo in grado di pubblicare la prima lista dei comuni che rientrano nell'iniziativa e che saranno connessi in banda larga». In relazione alle frequenze, Bertoluzzo ha sottolineato che il piano annunciato oggi verrà realizzato con le frequenze attuali e «quando si parlerà di asta sulle nuove frequenze saremo attivi anche lì». Inoltre, in merito all'accordo, che verrà perfezionato domani, giovedì, con il gruppo cinese Huawei per una collaborazione nella rete a banda larga di nuova generazione, Bertoluzzo ha spiegato che é un gruppo «con cui lavoriamo da tanti anni» e «abbiamo voluto sancire la collaborazione con questo accordo, vista la volontà di Huawei di investire nel nostro paese».