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Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2010 alle ore 16:11.
I social network spopolano nei mercati emergenti. Contrariamente a quanto si può immaginare, i frequentatori più assidui di Facebook e simili si trovano infatti fuori dall'Europa e dagli Stati Uniti. Lo rivela la società di ricerca britannica Tns, che ha analizzato la vita digitale intervistando 50 mila persone in 46 nazioni.
Stando allo studio, gli internauti più attivi sono in Medio Oriente e Africa, Cina, Brasile e Malesia. Grazie alla sempre maggiore accessibilità del web, soprattutto attraverso i telefonini, in molte nazioni a rapida crescita l'uso della rete prende forme diverse da quelle osservabili in Usa ed Europa, dove ad andare per la maggiore sono l'e-mail e i siti web statici.
In Cina, India e Brasile, spiegano gli analisti, gli utenti sono molto più attratti da attività dinamiche e interattive, come i social network, l'instant messaging e i blog. La Malesia, ad esempio, spicca per fruizione dei social network, cui mediamente vengono dedicate 9 ore alla settimana. Seguono la Russia con 8,1 ore e la Turchia con 7,7. I malesi trionfano anche per numero di amici sulle reti sociali, in media ben 233, più del Brasile (231) e della Norvegia (217).
I meno amichevoli sono invece i giapponesi, con appena 29 contatti, i tanzaniani (38) e i cinesi (68), culturalmente inclini a coltivare meno legami ma più profondi. Gli italiani hanno in media 159 amici, meno degli inglesi (164) ma molto più di tedeschi (75) e francesi (95). Diversità di utilizzo a parte, nel complesso chi ha accesso a internet usa la rete più degli altri mezzi di comunicazione. Il 61% degli internauti mondiali va sul web tutti i giorni, mentre l'utilizzo quotidiano scende al 54% per la tv, al 36% per la radio e al 32% per i giornali.