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Tecnologie Digital Entertainment

Lcd e Blu Ray, ecco gli ingredienti di Sony per la Google Tv

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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2010 alle ore 13:51.

La televisione di Mountain View ha preso forma, definitivamente. Dopo il vernissage di Logitech, che settimana scorsa ha tolto i veli al suo kit di accessori dedicati alla Google Tv, è toccato a Sony mettere in mostra i suoi prodotti equipaggiati con i software, browser Web Chrome compreso, della casa californiana. La società giapponese ha infatti annunciato ufficialmente per il mercato americano la prima serie di televisori Bravia, con telecomando dotato di tastiera Qwerty e touchpad a corredo, e lettori Blu Ray (la sigla commerciale è NSZ-GT1) sviluppati appositamente per la nuova piattaforma digitale convergente e "Internet ready" di big G.

I modelli oggetto di lancio, dotati di pannelli a cristalli liquidi Edge Led e da subito disponibili in pre-ordine on line sul sito Sonystyle.com e su quello della catena Best Buy, coprono tanto la fascia dei piccoli e medi schermi (24 e 26 pollici) quanto quella dei formati oggi più richiesti dal grande pubblico, e cioè 32, 40 e 46 pollici. Tutti sono dotati di ben quattro porte Hdmi, per poter trasferire contenuti in alta definizione da e verso altri device digitali (videocamere, pc e via dicendo), di connettività Wi-Fi 802.11n (non servono quindi cavi di rete per navigare nel Web dallo schermo della Tv comodamente seduti sul divano) e dovrebbero costare da un minimo di 599 dollari a un massimo di 1.399 dollari. Rispetto ai più simili - per caratteristiche tecniche - apparecchi convenzionali di pari dimensioni attualmente in commercio negli States (la serie Bravia KDL-EX600), l'extra costo per avere a bordo i servizi della Google Tv va dai 250 del 46 pollici ai 100 dollari del modello da 32. Il nuovo lettore a dischi blu sarà invece in commercio a partire da 399 dollari, 100 in più del set top box Revue di Logitech, che dalla sua ha però la possibilità (che solo in un secondo momento verrà resa disponibile da Sony sulle sue Internet Tv) di poter scaricare in modalità streaming musica e film su un apparecchio della casa collegabile in Rete.

Per entrare via televisore – e senza alcun decoder aggiuntivo - nell'universo dei contenuti di Google serve quindi metter mano al portafogli e spendere una cifra (minima) equivalente a un anno di contratto con un operatore mobile per avere traffico voce e dati in modo illimitato. Pensiamo però al Bravia da 40 pollici, che costa 999 dollari: tanti? Troppi? All'apparenza sì, se pensiamo ai prezzi correnti degli apparecchi Lcd di fascia bassa di pari formato e dei servizi di video on demand (anche della stessa Sony) oggi disponibili in modalità streaming negli Usa. Probabilmente giustificati, ma questo lo dirà il mercato, considerando che l'utente potrà accedere da un televisore di nuova generazione a tutto lo scibile di video accessibili sul Web, ai programmi trasmessi dalla Tv via cavo o satellitare e a tutto il paniere di servizi ed applicazioni di Google. Al pari dell'innovativo scatolotto di Logitech, con cui possono condividere contenuti digitali, sia i televisori che i lettori Blu Ray di cui sopra (questi ultimi sono tecnicamente aggiornabili al supporto della tecnologia 3D) possono interagire con smartphone Android e con l'iPhone per trasferire nella Tv le apps preferite e precedentemente scaricate dai rispettivi negozi virtuali.

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Tags Correlati: Blu Ray | G.I | Google | Internet | Logitech | Ray Blu | SKY | Sony | Stati Uniti d'America |

 

Come già successo per il Revue, analisti e addetti ai lavori hanno accolto favorevolmente l'annuncio dei prodotti Sony – sicuramente molto d'appeal sotto il profilo funzionale - ma non hanno rinunciato ad evidenziarne i possibili difetti. Difetti che in buon sostanza si limitano alla voce costi. Perché, questa la domanda più ricorrente, dover spendere qualche centinaio di dollari per avere su un unico apparecchio servizi che oggi già fruiscono, in modalità diverse, nelle case di milioni di americani? E dov'è il firmware gratuito per aggiornare la Playstation 3 alla Google Tv? Spostando la questione sul mercato italiano ci si può invece da subito chiedere: quanti degli abbonati ai servizi a pagamento, su digitale terrestre (Mediaset Premium) o satellite (Sky) saranno intenzionati a investire extra budget per entrare nel mondo della Tv made in Mountain View?

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