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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2010 alle ore 08:11.
LA PRIMA SCARPA CON IL TACCO VIENE FATTA RISALIRE A Luigi XIV, MEGLIO NOTO COME RE SOLE Un ingegnere, un architetto e un designer. Da questi tre profili professionali sono arrivate le innovazioni selezionate (vincenti) nella terza edizione del concorso K-Idea del Kilometro Rosso di Bergamo, sostenuta da Brembo, Centrobanca, Jacobacci & Partners, Warrant Group e Banca Popolare di Bergamo. I progetti saranno presentati oggi al parco tecnologico bergamasco dal comitato di selezione presieduto dal tecnologo e divulgatore Roberto Vacca. La commissione ha esaminato 123 proposte provenienti da tutt'Italia, in particolare (76%) dal Nord. Chi partecipa proviene dagli ambiti più disparati. Solo il 17% è ricercatore a tempo pieno, il 15% sono imprenditori e il 25% sono impiegati. La categoria più "produttiva" in termini di idee si conferma anche quest'anno quella dei liberi professionisti.
Due le novità di questa edizione; nasce K-design, una sezione interamente dedicata alle idee più brillanti nell'ambito del design, e K-impresa, pensata per le idee imprenditoriali a maggior probabilità di concretizzazione e successo.
«Ci è sembrato di cogliere un fermento nuovo – ha spiegato Mirano Sancin, direttore generale e consigliere delegato Kilometro Rosso –. In queste direzione si sta incanalando una creatività che trova difficoltà ad affermarsi su circuiti convenzionali. Creatività che noi abbiamo intenzione di intercettare e valorizzare.
Allo stesso modo K-impresa – sottolinea – cerca di dare opportunità a quei progetti industriali che nascono da uno spin off o giacciono nei cassetti perché magari l'imprenditore non ha tempo di sviluppare. Il potenziale in questo campo è vastissimo». Effettivamente sono diversissimi i progetti selezionati. Più nello specifico la designer Cinzia Emili ha progettato una scarpa da donna con tacco intercambiabile. Inserendo un plateaux si sale da 12 a 14 centimentri. In sostanza, una scarpetta "trasformer" buona sia per il giorno che per la sera con tanto di sacchettino di raso per contenere gli accessori.
L'ingegnere, Andrea Guerra di 31 anni, ha progettato una fabbrica automatizzata attorno ad impianti di taglio laser che combinano una tecnologia di taglio termico all'avanguardia e una tecnologia più tradizionale ad asportazione su un unico impianto. Laseway, uno spin-off del gruppo Castellini Officine Meccaniche, ha l' obiettivo – si legge nel paper – di «diventare un centro di taglio completamente automatizzato che copre la più ampia gamma di tubi e profili strutturali al mondo».