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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2010 alle ore 16:57.
Ha tanti pregi e pochi difetti ma fra questi spicca il prezzo: 699 euro. A parte questo il Galaxy Tab firmato Samsung, è un (primo) credibile device alternativo all'iPad. Ma anche ai tanti e-reader che affollano il mercato, che, poco compresi dagli italiani, hanno tutto da perdere dall'arrivo in massa delle tavolette "tuttofare". Come quella di Samsung. Rispetto al pioniere della mela, il dispositivo coreano è un oggetto diverso per impostazione e destinazione d'uso. Smartphone ingigantito oppure tablet polivalente?
È aperto sia in virtù del sistema operativo Android, qui in versione 2.2 , sia per il fatto di offrire uno slot per MicroSd fino a 32 GB per scambiarsi file audio video con semplicità. Una funzione che iPad non permette, ma che è molto utile. In ogni caso basta usare il cavetto in dotazione per collegarlo a un pc e trasferire file con un semplice drag and drop. Peccato che sul Tab la porta non sia standard. E poi ci sono le funzioni "sovrapposte" agli smartphone: telefona e fa videochiamate grazie alla webcam integrata (ha anche la fotocamera posteriore). Va detto che per chiamare è meglio usare gli auricolari altrimenti si è costretti di tenere all'orecchio un "cotolettone" da ben 7 pollici. Proprio sui sette pollici troviamo uno dei punti di forza di questo device. Il display assicura una eccellente portabilità. Sta nella tasca (quella grande di una giacca) e anche (per emergenza) in quella posteriore di jeans. Sette pollici sono un form factor "furbo" anche se la leggibilità non è al livello di schermi più grandi. La fluidità del touchscreen dell'iPad è superiore, così come la tavoletta della Mela esibisce una qualità costruttiva e una bontà dei materiali che è scononosciuta al Samsung.
Il Galaxy Tab si riscatta con la versatilità. Google e i suoi servizi, push e-mail compresa, sono forniti in modo nativo. Si apre poi il capitolo Market: non tutte le applicazioni per Android saranno compatibili al primo colpo. D'altra parte anche Apple, che ha costruito la sua fortuna puntando su un ecosistema già consolidato attraverso l'App Store, sta attendendo che gli sviluppatori adattino via via i programmi per l'iPad. Per questo Samsung ha previsto il supporto anche per il suo marketplace Apps dove si trovano software ad hoc. Al momento solo pochi quotidiani stanno sposando il mondo open di Android, ma le cose sono destinate a cambiare.