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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2010 alle ore 06:46.
C'è un altro Google Map nascosto fra i server della pubblica amministrazione. È GeoPoi, il sistema di interfaccia cartografica evoluta realizzato da Sogei, azienda hi-tech del ministero dell'Economia che negli anni 70 ha concepito e realizzato il codice fiscale e la partita Iva. La base di GeoPoi è la cartografia vettoriale che nessuno, neanche Google Maps (che utilizza immagini raster, cioè jpeg), può vantare. La copertura è completa sul territorio nazionale e in maniera scalabile, con precisione di altissimo livello e massima apertura.
La base cartografica, il "grafo" in gergo tecnico, è commerciale, e Sogei l'ha comprata da Navteq anziché usare quella dell'Istituto geografico militare, perché occorrevano informazioni aggiornate e per tipologie che tradizionalmente, nei suoi 138 anni, l'istituto fiorentino non ha raccolto.
GeoPoi nasce come software collaborativo per la Pa: l'idea è quella di consentire a uffici diversi di lavorare assieme, sovrapponendo alla cartografia strati e strati di informazioni. In questo modo, è possibile vedere quali sono i dati disponibili sul territorio, georeferenziarli, riferirli a punti di interesse prestabiliti. Convergono su GeoPoi i dati del censimento Istat, le 40mila zone del mercato immobiliare pubblico e varie altre, per arrivare a un totale di 10 milioni di punti di interesse (Poi) inclusi nella cartografia digitale. Per questi, ci sono circa 15 applicazioni verticali dei vari dipartimenti e soggetti della Pa che finora hanno deciso di usare questo servizio.
GeoPoi consente di analizzare con chiavi statistiche i dati, raggruppandoli e producendo analisi tridimensionali. Lo strumento software è aperto per le personalizzazioni degli utenti che vogliano ritagliare un uso più misurato di GeoPoi per i propri bisogni.
«Secondo gli studiosi del settore – spiega Antonio Bottaro, responsabile della ricerca e sviluppo alla direzione Servizi e sistemi Ict di Sogei – nei dati sepolti all'interno dei mainframe l'80% dell'informazione è geolocalizzata, ma questi attributi di localizzazione non vengono sfruttati da un punto di vista squisitamente applicativo. Una soluzione come GeoPoi consente di dare nuova vita al dato».