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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2010 alle ore 18:41.
Dagli uffici alle Pmi per arrivare alle grandi aziende e alla Pubblica Amministrazione: chi conosce Samsung solo come produttore di televisori o telefonini forse non sa che il chaebol coreano è attivo in Italia anche sul fronte professionale. E ha dalla sua un catalogo di prodotti che, pur privo di alcuni voci di peso (applicazioni di taglio enterprise, server, apparati di networking), ha la lecita "presunzione" di poter servire adeguatamente, e ad ampio spettro, tutte le tipologie di organizzazioni.
Come? Puntando su quella che Carlo Barlocco, Vice President Telecom and Network & It Division di Samsung Electronics Italia, ha definito "convergenza tecnologica e digitale monomarca". E cioè la possibilità di mettere sotto un unico ombrello soluzioni professionali per il printing (stampanti e multifunzione, con il debutto a Smau del primo modello professionale in formato A3) e la visualizzazione (monitor Led e videoproiettori), la virtualizzazione del desktop (thin client) e la formazione (lavagna interattive con schermo touch da 65 pollici). E naturalmente il computing - e in tal senso spiccano fra le novità autunnali i nuovi notebook della serie QX, che abbinano alle prestazioni un particolare design - e la comunicazionein mobilità, con il portfolio di smartphone. L'obiettivo della società è in buona sostanza quello di replicare in ambito business i risultati ottenuti in campo consumer e per raggiungere lo scopo ci mette investimenti, tecnologie e l'attività dei partner di canale. Con un vantaggio che Barlocco riassume così: "dare alle aziende la soluzione giusta se di questa sono sprovviste".
Una di queste soluzioni si chiama tablet, che nel caso di Samsung ha i tratti e le funzionalità del Galaxy Tab da sette pollici e con sistema operativo Android di recente annuncio anche in Italia. Ma non era un prodotto multimediale destinato ai cultori dell'intrattenimento digitale in movimento? Il vero rivale dell'iPad di Apple? "Riteniamo il tablet uno strumento di mobilità unico anche per il business, con funzioni ridotte al classico pc portatile ma con tutti i requisiti tecnici per essere un surrogato ideale del computer per alcune categorie professionali, vedi gli uomini di vendita che operano sul campo. Il Galaxy – ha spiegato meglio il concetto Barlocco – offre connettività a banda larga, possibilità di telefonare ed effettuare videoconferenze, di collegarsi da remoto alla macchina aziendale e di operare da client virtualizzato in ambiente Microsoft, per accedere ad applicazioni come il Crm o a sistemi di sale force automation". In altre parole anche Samsung è pronta come tutti a cavalcare l'onda del cloud mettendo sul tavolo dell'offerta uno dei suoi piatti forti, i terminali mobili. Con dichiarate intenzioni di fare molto sul serio: "oggi il 20% della domanda che interessa il Galaxy Tab arriva dal mercato consumer – ha infatti confermato Barlocco – ma l'obiettivo a breve medio termine è quello di portare alla soglia del 50% il contributo delle vendite in ambito professionale". Ambizioni eccessive? Forse, ma intanto Samsung può permettersi di fare i nomi delle sue prime referenze eccellenti: Telecom Italia ha già dotato 1.500 suoi venditori di altrettanti tablet mentre è ancora a livello di testing (il partner telefonico in questo caso è Vodafone) il progetto di adozione delle tavolette per la forza vendita che interessa CocaCola.