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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2010 alle ore 18:35.
Oltre 240 milioni di licenze consegnate in dodici mesi, con l'obiettivo di toccare quota 300 milioni entro la fine dell'anno. Il compleanno di Windows 7 non si poteva probabilmente festeggiare in modo migliore e Microsoft può a ragione brindare a sue risultati raggiunti contemporaneamente: aver messo definitivamente alle spalle i "fastidi" provocati da Vista (di cui comunque ha venduto milioni e milioni di copie) a molti consumatori ed aziende e aver preparato adeguatamente il terreno, con un sistema operativo che si è dimostrato come nelle aspettative tanto funzionale quanto solido, per Windows 8.
Che Seven sia un prodotto capace di riscuotere i favori dell'utenza lo dicono i numeri: è installato sul 93% dei nuovi pc consumer venduti e può vantare a tutto settembre una quota di mercato globale del 17% (fonte Net Applications), circa sei volte tanto quella di Apple con il suo Mac/Snow Leopard. In Italia, i dati sono di Gfk, i computer con Windows 7 a bordo finiti in mano a privati ed aziende sono al momento già due milioni, mentre in termini di fetta di mercato raggiunta fra i sistemi operativi (relativi agli utenti Internet) siamo nell'ordine del 20,6% sull'attuale base installata (con Windows Xp che scende al di sotto del 50%).
Anche mettendo da parte i record alla Apple - c'è anche questo: otto milioni le licenze del software vendute nelle due settimane successivo al lancio – è quindi indubbio che a Redmond abbiano fatto centro. Sviluppando una piattaforma che fra componenti innovative (il supporto esteso della tecnologia touch), opzioni di personalizzazione, semplicità d'uso, sicurezza e produttività ha incontrato gusti ed esigenze di utenza consumer e business.
Molto buona, in tal senso, è stata la risposta delle aziende. Stando ad Idc, l'89% di queste (fra cui vi sono i nomi di Bmw, General Motors, Samsung, Continental Airlines, Tod's e Fiat Group) hanno avviato processi di migrazione a Windows 7, attratte – dice Microsoft – dal fatto di poter risparmiare in media fino a 140 dollari l'anno per singolo computer e di poter avere un ritorno dell'investimento del 131% in meno di 12 mesi. Nel balletto di cifre che vanno a testimoniare l'ottimo impatto del prodotto sul mercato ci sono ovviamente anche quelle relative al mercato dei pc, che sono in crescita sostanziale (400 milioni di unità nel 2011 secondo Idc).