Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2010 alle ore 15:48.
Navigare in sicurezza anche in mobilità è ormai un imperativo per chi utilizza smarphone e tablet per connettersi alla Rete. Soprattutto quando questi dispositivi "intelligenti" sono usati per lavoro e possono contenere informazioni sensibili e dati aziendali che necessitano di una tutela costante. Un rischio ormai sempre più concreto visto che i dispositivi mobili sono diventati lo strumento più facile e immediato per connettersi alla rete aziendale indipendentemente dal luogo in cui ci si trova. Un cambiamento che porta con sé tanti vantaggi, ma che può esporre le imprese a gravi rischi informatici. A partire dagli attacchi attraverso malware o exploit, che possono portare a perdite accidentali e, in alcuni casi, anche a furti intenzionali di informazioni confidenziali utilizzate mentre si lavora in remoto.
Con questi presupposti – e dopo il lancio di Junos pulse mobile security suite, un software di sicurezza che protegge smartphone e dispositivi mobili "intelligenti" – l'azienda californiana di Infomation technology Juniper Networks ha deciso di fornire un servizio di monitoraggio 24 ore su 24 per scongiurare minacce alla sicurezza mobile per utenti privati e, soprattutto, aziende. Dalla sua sede di Columbus, in Ohio, il Juniper Global Threat center sarà dedicato all'identificazione, alla gestione e alla ricerca delle minacce che mettono a rischio i dispositivi mobili, come virus, spyware e altre vulnerabilità che possono colpire informazioni confidenziali, personali e professionali di un utente.
Un'urgenza che emerge anche dai dati di una ricerca commissionata proprio da Juniper Networks, secondo cui quasi l'80% degli utenti nel mondo accede alla rete della propria azienda senza che questa ne sia consapevole e senza autorizzazione, e il 59% si collega ogni giorno. Ma il pericolo non minaccia solo le imprese. Anche in ambito consumer la situazione non cambia molto: l'uso di smartphone per effettuare operazioni di home banking piuttosto o per memorizzare informazioni personali, mette in serio pericolo la "segretezza" dei dati, che possono invece finire in mani sbagliate. Perché, come spiega Daniel V. Hoffman, Chief mobile security evangelist di Juniper Networks, «se la maggior parte dei Pc prevede ormai sistemi di sicurezza integrati, tutti gli smartphone sono vulnerabili anche alle minacce e agli attacchi meno complessi». Un motivo in più per non prendere sotto gamba la sicurezza in mobilità.