House Ad
House Ad
 

Tecnologie Social Network

ISPIRAZIONE E IDEE DEI GIOVANI INNOVATORI TRA L'ITALIA E LA SILICON VALLEY

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2010 alle ore 06:44.

I pionieri – rimasti nella storia dell'information technology – sono loro: David Packard e Bill Hewlett che fondarono Hp in un garage di Palo Alto nel 1935, dopo la laurea alla Stanford University. Le loro 11 regole creative sono ancora sentite come un patrimonio comune dagli imprenditori della Silicon Valley. I giovani imprenditori italiani hanno un retroterra culturale diverso e l'innovazione italiana vive di luoghi e processi diversi. Ma molti di loro – come raccontiamo in queste pagine – hanno incorporato alcune di queste regole ispiratrici come l'impulso al fare senza curarsi troppo della burocrazia, la passione del lavoro di squadra, il modo di costruire creativo oltre le regole codificate. E molti di loro hanno cercato e trovato soluzioni diverse per fronteggiare un ambiente culturale poco dinamico rispetto ai finanziamenti alla ricerca e alle vie per lo sviluppo. Alcuni vanno a specializzarsi all'estero, altri hanno interlocutori in Silicon Valley, altri costruiscono nel loro "garage culturale" soluzioni su misura per realizzare le proprie start-up.
Le 11 regole del garage 1 Convinciti che puoi cambiare il mondo

2 Lavora velocemente, tieni gli attrezzi sempre a portata di mano

3 Sappi quando lavorare da solo e quando lavorare in gruppo

4 Condividi strumenti e idee: abbi fiducia nei tuoi colleghi

5 Niente politica, niente burocrazia (sono ridicoli in un garage)

6 Solo il cliente definisce un lavoro ben fatto

7 Le idee radicali non sono idee cattive

8 Inventa modi diversi di lavorare

9 Fai un progresso ogni giorno

10 Sii convinto che insieme si può fare qualsiasi cosa

11 Inventa

PIATTAFORME E APPS Lo shopping sarà un gioco sociale Ispirazione twitter. Agli esordi twitter era un progetto collaterale simile a una chat. È stato soprattutto Jack Dorsey, sviluppatore software, a scommettere sull'idea di pubblicare brevi messaggi online. Ma all'inizio la sua intuizione non sembrava differente da altre reti sociali. Il pioniere dei microblog è tra gli ispiratori di Filippo de Martinis: con l'aiuto di un suo amico, Adriano Garavaglia, ha scommesso sul social network Sdingo per coinvolgere le persone nelle discussioni sull'abbigliamento, a partire dalle fotografie di abiti, scarpe e accessori scattate coi cellulari in strada o nei negozi. Le immagini vengono condivise su twitter o Facebook: diventano il punto di partenza per commenti e attivano un gioco online. Entro l'anno debutta una versione sperimentale per il web: sono in cantiere le applicazioni per iPhone e Android. (lu.d.i.)

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Adriano Garavaglia | Apple | Bill Gates | E.L. Martin | Giuliano Iacobelli | Intel | Internet | Italia | Ivan Rodà | Jack Dorsey | Lavora | Liceo Scientifico Rainerum | M2Tech | Nicholas Negroponte | Niente | Stati Uniti d'America | Steve Jobs

 

Chiedere aiuto... cinguettando Aiuto dalla rete. «Quando ho finito l'università non sono andato subito a lavorare: ho aperto un blog. In soli sei mesi ero immerso in network come Working Capital e Innovation Lab: a me, giovane senza raccomandazioni ma con idee e progetti chiari, brillavano gli occhi quando ho visto tutto quel fermento». Giuliano Iacobelli è imprenditore di se stesso, per capirlo basta fare un giro su www.giulianoiacobelli.com. Il suo primo progetto è stato «Tweet help»: un'applicazione gratuita che permette di mandare richieste di aiuto geolocalizzate, via Twetter. Se sei nei paraggi di qualcuno che ha bisogno, ti arriva un messaggio.
Poi è arrivata «Quick jobs», idea per far incontrare su Twitter domande e offerte di "lavoro": si può, per esempio, offrire una piccola somma per andare a vedere una casa da affittare a chi si trova nei paraggi dell'abitazione. E in arrivo c'è una piattaforma per gruppi di acquisto localizzati su Roma. (a.c.l.) Acquisti facili senza perdere tempo Shopping locale. Se fosse un edificio, sarebbe un centro commerciale: Gantor è una vetrina aperta su internet che riunisce le segnalazioni dei negozi in un'area. E costruisce una mappa per trovare un prodotto in tempo reale, simile a una bussola per orientarsi senza perdere tempo. A progettarlo è stato Jacopo Anselmi, 25 anni, laureato alla Bocconi. A ogni acquirente è associato un barcode, condivisibile all'interno di un social network: diventa la versione online delle carta di fedeltà per ricevere premi e benefici. Al momento Gantor è accessibile sul web per i titolari delle attività commerciali: sarà aperto al pubblico a partire da gennaio prossimo. Dopo un master di due anni negli Usa Anselmi ha trasformato la sua idea in una startup e può contare su un brevetto italiano. I suoi ispiratori sono Steve Jobs, amministratore delegato di Apple, e Nicholas Negroponte, fondatore del programma Olpc per laptop a basso costo. (lu. d. i.) MONDO DIGITALE L'interfaccia cambia musica Il suono delle idee. Nadia Marino e Marco Manunta erano due appassionati progettisti di amplificatori audio e consulenti del settore hi-fi. Con un sogno: mettersi in proprio per brevettare e realizzare prodotti innovativi, capaci di riprodurre ad alta risoluzione musica digitale scaricata da internet. Un mercato per cui tutti gli studi del settore prevedono una forte crescita. Il sogno di Nadia e Marco è stato incubato al Polo Tecnologico di Navacchio, dove è nata la M2Tech. I due esperti di amplificatori audio hanno lanciato sul mercato, con il loro marchio, due interfacce per convertire musica digitale: la più potente, hiFace Evo, è capace di riprodurre un file digitale prelevato dalla rete campionando il suono fino a 192kHz (cioè 192mila campioni al secondo): dispositivi simili attualmente in commercio permettono di trasferire, al massimo, 96mila campioni al secondo. (a.c.l.) La casa domotica costruita sul web Stanze intelligenti. Andrea Reginato, finita l'università, aveva un progetto nel cassetto: Lelylan. Un giorno una mail gli ha cambiato la vita. Inviata «da una certa Miriam, di D-Pixel», gli chiedeva se era interessato a una borsa di studio di 20mila euro. Pochi giorni dopo i colloqui con lo staff di Working Capital: l'avventura imprenditoriale di Andrea era ufficialmente iniziata. Lelylan ha tre obiettivi: connettere la casa con il web, permettere a tutti i dispositivi presenti nell'abitazione di collaborare tra loro, permettere a terze parti di creare dei servizi domotici basati su Lelylan. Nella visione più semplice, ogni dispositivo della casa è associato a un url: attraverso questo url è possibile monitorarlo e controllarlo. Andrea Reginato sogna case domotiche a portata di tutti, che possono essere gestite anche da utenti non esperti di tecnologie. Il suo ispiratore? Non è Bill Gates, che per costruire la sua casa domotica ha speso 113 milioni di dollari. (a.c.l.)

APPLICAZIONI PER L'INDUSTRIA

Il casco per salvare operai nelle cisterne

Sicurezza sul lavoro. La storia del casco di sicurezza antigas nasce nel 2007 all'Istituto Tecnico Leonardo da Vinci di Rimini, dove viene proiettato un video sugli incidenti di lavoro. E nelle cisterne, spesso piene di gas. E così a tre studenti, Ivan Rodà, Giuseppe Toscano e Pietro Valenti viene l'idea di dotare un normale casco anti-infortunistico di tre sensori. Due per rilevare la presenza di gas e uno per leggere anomalie fisiche del lavoratore. «Lavorammo su componenti a basso costo. I sensori rilevano gas come propano, butano, monossido di carbonio e altri gas nocivi comuni nel lavoro. Il sensore cardiaco era una molletta con due diodi applicata all'orecchio che rilevava il cambiamento di colore della pelle, segno di un avvelenamento in corso. E un collegamento al telefonino del lavoratore in grado di inviare, all'istante, un messaggio di allerta». Tra i premiati al concorso Fast 2008 «I giovani e le scienze» il casco non ha ancora trovato un mecenate industriale. (g.ca.)

L'alveare robotico aperto al futuro

Computer & sensori. «Uno sciame di piccoli robot mobili, come se fossero api, che si muove su un qualsiasi territorio. Coordinati da un'Ape regina, dentro un computer centrale dotato di una normale rete wi-fi. I robot, con i loro sensori, mappano il territorio agli ordini dell'Ape regina e le inviano i dati. Alla fine, per esempio, il sistema costruisce l'immagine termica dello spazio esplorato». Sebastian Cincelli, con il suo "alveare robotico" ha già vinto due premi. Finalista al concorso Fast 2010 per i giovani e le scienze e poi all'Eucys di Lisbona (il suo equivalente europeo). Oggi si prepara a un soggiorno gratuito al sincrotrone di Grenoble. Ma la sua innovazione, sviluppata con altri appassionati di robot nel laboratorio meccatronico del Liceo Scientifico Rainerum di Bolzano, è solo agli inizi. «È un software di rete sofisticato e modulare, che potremo adattare in mille modi». (g.ca.)

La schiuma che raffredda i chip

Elettronica. Un problema di casa, quello da cui è partita Eva Odorico, studentessa del liceo scientifico E.L. Martin di Latisana (Udine). «Un pc che continuava a bloccarsi, per surriscaldamento del processore – ricorda – e io, che sono un'appassionata, anche un po' autodidatta di elettronica, mi misi a studiare soluzioni. E arrivai alle schiume metalliche, in alluminio, usate per l'aerospaziale e le auto da corsa. Dimensionai per il computer alcuni campioni dall'Università di Roma, al posto del dissipatore e della ventolina sul processore. Sono riuscita a trovare la schiuma giusta, che riduce del 10% la temperatura del chip, oltre i sistemi correnti». Vincitrice di Fast 2010 per i "giovani e la scienza" Eva parteciperà l'anno prossimo all'Isef di Los Angeles, concorso per giovani organizzato da Intel. In famiglia sono in corso le pratiche per brevettare la sua soluzione, prima che qualche grande azienda come Intel la colga al volo. (g.ca.)

L'analisi medica si fa «app»

Proxentia. Una laboratorio di analisi tascabili a forma di smartcard capace di analizzare una goccia di sangue e fornire i risultati in quindici minuti. L'intuizione venne cinque anni fa: utilizzare dei polimeri speciali dotati dello stesso indice di rifrazione dell'acqua per rilevare e misurare la concentrazione delle molecole. Per cinque anni hanno lavorato a una tecnologia per la rilevazione di interazioni biomolecolari (RPI) e ora si sentono pronti per passare alla fase successiva: realizzare un set di smartcard monouso e un lettore universale . «Per usare una metafora – spiega Fabio Giavazzi assegnista di ricerca all'università di Medicina di Milano – il lettore sarà il nostro iphone mentre i centri di ricerca e laboratori che hanno i recettori molecolari saranno gli sviluppatori che creano le apps». Il progetto è arrivato secondo alla StartCup della Lombardia nella sezione scienza della vita. (l.tre)

SCIENZA DELLA VITA

Sensori a prova di neonato

Conf tech. È l'acronimo di confortable technology. L'idea nasce dall'incontro di tre saperi: la ricerca sui sensori indossabili, esperienza nel tessile e industriale specializzato nel design di indumenti per il bambino e competenza manageriale che ha portato immaginato il business. A gennaio di quest'anno Giuseppe Andreoni ricercatore del politecnico di Milano insieme ad Alessia Moltani e Luca Orlandi realizzano il prototipo: una tutina che incorpora degli elettrodi tessili per il monitoraggio cardio respiratorio del neonato. Nell'estate mettono a punto il business plan e vincono la StartCup Lombardia nella sezione Science Life. «Ora siamo pronti per il mercato – spiega Andreoni –. Stiamo lavorando per un primo lotto produttivo e per ottenere le certificazione del prodotto. Se tutto va bene il prodotto sarà disponibile tra tre mesi». (l.tre)

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da