House Ad
House Ad
 

Tecnologie Social Network

Una mail Facebook e Office nella nuvola, così il social network sfida Google

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2010 alle ore 19:09.

L'appuntamento forse più atteso dell'autunno, se non altro dalla comunità tecnologica e finanziaria americana. E questo perchè al Web 2.0 Summit che si terrà oggi (le 19.00 in Italia) a San Francisco, sono in arrivo due importanti novità per il più grande social network del pianeta. La prima riguarda l'integrazione fra Facebook e Office Web Apps, la piattaforma di Microsoft che rende disponibili all'utilizzo on line, direttamente via browser, i vari Word, Excel, Power Point e OneNote.

Le due compagnie, già legate per motivi economici (il colosso di Redmond è uno dei principali azionisti della società di Mark Zuckemberg), avevano già lanciato un qualcosa di simile lo scorso aprile con la suite Docs, una variante del pacchetto di applicativi "Web based" che conta circa 120mila utenti mensili ma quella in procinto di essere annunciata è qualcosa di molto più pervasivo per gli utenti. Office, osservano i bene informati, entrerà compiutamente a far parte dell'esperienza "in box" di Facebook, con tutto quello che ne può conseguire per i 500 milioni di utenti di quest'ultimo, al momento in grado di accedere a strumenti di produttività rudimentali, vedi quelli resi disponibili di recente con Groups.

In poche parole, dentro il social network si potrà fare praticamente di tutto e non solo chattare e aggiornare la propria bacheca ad uso e consumo degli amici. Oltre al poter scrivere documenti di testo sfruttando tutte le funzionalità di Word in versione applicazione Web, prerogativa che potrebbe ovviamente far comodo anche agli utenti business dotati di un account Windows Live, dentro Facebook si potrà – e questa è la prevista seconda "new entry" di giornata – anche un servizio di posta elettronica. Naturalmente on line e dal nome suggestivo e dalle potenzialità micidiali, visto e considerato che, stando alle indiscrezioni apparse su vari siti tecnologici, si chiamerebbe "Titan" e che i fedelissimi di Zuckemberg l'avrebbero soprannominato "Gmail Killer".

Per molti osservatori la giornata di oggi segna una tappa importante proprio perché apre un nuovo della battaglia contro Google. L'essenza di questo ulteriore salto in avanti di Facebook, il servizio di posta elettronica sfrutterà i legami in essere fra i membri del social network per dare alle e-mail un ordine di priorità personalizzato, si può leggere in una previsione stilata dagli analisti di Gartner, secondo cui, nel 2014, il 20% degli addetti aziendali utilizzerà (al posto della classica posta elettronica) i siti sociali per le comunicazioni business. Mail e applicativi Office insieme, per sfidare servizi di comunicazione on line di Mountain view e replicare dentro Facebook quanto si può già fare con Gmail e Google Docs, e cioè condividere testi, presentazioni e fogli di calcolo all'interno del programma di posta.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Amazon | EBay | Excel | Hotmail | IBM | Internet | Mail | Mark Zuckemberg | Nasdaq |

 

Questo in sostanza lo scenario che si sta prefigurando all'orizzonte. Uno scenario che oltre alle grandi Web company vedrà in gioco anche i giganti dell'informatica, a cominciare ovviamente da Microsoft ma senza escludere per esempio Ibm, pronte a mettere a disposizione delle grandi aziende strumenti per utilizzare in modo integrato i servizi social e i sistemi di posta elettronica aziendali, garantendo la totale condivisione (in ambienti di cloud computing) di servizi come la rubrica e il calendario fra le due "piattaforme"
Tornando a quella che semplicemente si potrebbe chiamare "Facebook Mail", c'è logicamente grande curiosità per capire i possibili impatti di un servizio che darebbe a tutta la popolazione attiva del sito sociale un indirizzo di posta personale seguito dal suffisso "@facebook.com" e pensato secondo le logiche alla base della grande rete di relazioni. Un qualcosa in grado cioè di far convergere in un unico strumento comunicazione e intrattenimento (testo, immagini, messaggi, musica e video) e di gestire il flusso delle informazioni - ogni mese sono postati su Facebook, per essere condivisi dalla rete di amici, circa 25 miliardi di contenuti digitali - in funzione di priorità generate in base al contesto sociale dei vari utenti. Una mail sociale nel vero senso della parola, questo si appresta a lanciare Zuckemberg. Uno strumento che sulla carta potrà certo dare molto fastidio tanto a Google quanto a Yahoo (i cui rispettivi programmi di Web mail catturano oggi 280 e 200 milioni di utenti circa) ma in qualche modo limitare gli orizzonti di crescita di Hotmail, il servizio di posta elettronica Internet based di Microsoft, la grande alleata.

Non mancano quindi delle zone d'ombra intorno alla "Facebook mail" e in attesa dell'annuncio ufficiale molti si chiedono se la mail trasformerà il social network per eccellenza in qualcosa di diverso oppure se avverrà esattamente il contrario. Cambierà, con l'avvento del servizio di cui sopra, il modo di comunicare on line per milioni di adepti delle reti sociali? Saprà "Titan" offrire le funzionalità tecniche, vedi il supporto esteso dei protocolli di posta elettronica per l'accesso ai messaggi in ingresso da dispositivi mobile e da altri software e-mail (on e off line), proprie di Gmail e gli altri servizi che vanno oggi per la maggiore? A questi ed altri quesiti, vedi quello inerente la capacità di archiviazione a disposizione degli utenti, risponderà a ore Zuckemberg. Nel frattempo l'ormai indiscusso signore del Web 2.0 può a regione festeggiare il fatto che il valore delle azioni di Facebook scambiate sul circuito parallelo Secondmarket (che non rilascia pubblicamente i dati di negoziazione) sarebbero triplicate nell'ultimo anno, raggiungendo i 16 dollari. Il suo valore di Borsa sarebbe quindi di 41 miliardi di dollari, una cifra superiore a quella vantata da eBay al Nasdaq (39,3 miliardi) e inferiore solo al valore di Google e Amazon, le cui capitalizzazione sui listini sono rispettivamente nell'ordine dei 193 e dei 75 miliardi di dollari. Se Facebook approdasse a Wall Street, alla Borsa "che conta", i valori in gioco potrebbero essere ben diversi ma intanto Zuckemberg e soci possono vantarsi di essere, almeno virtualmente, la terza Web company statunitense.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da